da Beirut al Sud del Libano, le vite dei civili strappate dalla guerra – Libération

Nell’ultima settimana la situazione in Libano ha preso una svolta senza precedenti. Mentre i civili cercano di sfuggire ai bombardamenti israeliani, questi ultimi hanno già provocato numerose vittime.

Piegato su una piccola moto il cui motore romba, Abbas, 27 anni, si dirige a sud di Beirut. “Devo andare a cercare Charly, mia nipote piange da ieri.” Charly, è il gattino nero che la sua famiglia ha preso dalla strada l’anno scorso. Il giorno prima, il massiccio attentato che aveva ucciso il leader di Hezbollah Hassan Nasrallah li aveva costretti a fuggire dal loro appartamento. L’edificio di fronte a loro era appena crollato e nella fretta nessuno pensò di portare via Charly. “Gli uomini ci hanno urlato di evacuare, abbiamo preso gli zaini e ci siamo precipitati nel fumo”.

Abbas ha già previsto delle crocchette per attirare il gatto. Si dirama verso Haret Hreik, attraversa le piccole vie di Dahiyeh, la periferia meridionale. Quest’ultimo è vuoto, le tapparelle chiuse del negozio rendono il silenzio ancora più pesante. “È tutta la mia infanzia che sembra distrutta,” balbetta. L’aria è umida, avvolta in un odore irritante di polvere e bruciato mentre il fumo bianco fuoriesce ancora dal quartier generale distrutto di Hez