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Parigi annuncia la morte di un secondo francese negli attacchi israeliani contro Hezbollah

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Un francese è stato ucciso durante gli attacchi israeliani in Libano, ha annunciato domenica il Ministero degli Affari Esteri, la seconda vittima francese dall’intensificarsi degli attacchi israeliani contro Hezbollah.

È arrivato a Beirut Jean-Noël Barrot, il primo diplomatico occidentale a visitare il Libano dopo l’intensificarsi degli attacchi israeliani contro il movimento libanese filo-iraniano Hezbollah.

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Libano: paura di una guerra generalizzata tra Israele e Hezbollah

Domenica sera è arrivato a Beirut il ministro degli Esteri Jean-Noël Barrot, il primo diplomatico occidentale di alto livello a visitare il Libano dopo l’intensificarsi degli attacchi israeliani contro il movimento libanese filo-iraniano Hezbollah. Secondo i suoi servizi, Jean-Noël Barrot dovrebbe “scambiare con le autorità locali e fornire sostegno francese, soprattutto umanitario”. Ha consegnato aiuti sanitari d’urgenza al ministro della Sanità libanese, prima di una riunione di lavoro sulla situazione dei cittadini francesi.

Un francese è stato ucciso durante gli attacchi israeliani in Libano, ha annunciato domenica il Ministero degli Affari Esteri, la seconda vittima francese dall’intensificarsi degli attacchi israeliani contro il movimento libanese filo-iraniano Hezbollah. “Confermiamo la morte di un secondo francese. Daremo maggiori dettagli in seguito”ha indicato il ministero. Una donna francese di 87 anni è morta lunedì scorso dopo una “forte esplosione” in un villaggio nel sud del Paese.

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Almeno 105 morti secondo le autorità libanesi

Domenica l’esercito israeliano ha effettuato nuovamente violenti raid contro Hezbollah in cui sono morte quasi 105 persone, due giorni dopo aver ucciso il suo leader Hassan Nasrallah e decine di membri del movimento islamico sciita libanese filo-iraniano. Questa escalation fa temere che l’intero Medio Oriente cada in un conflitto aperto, con conseguenze tanto devastanti quanto imprevedibili.

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Parigi e Washington, insieme a paesi arabi, occidentali ed europei, hanno chiesto mercoledì un “cessate il fuoco immediato di 21 giorni” tra Israele e Hezbollah per “dare una possibilità alla diplomazia”. Un’iniziativa alla quale il premier israeliano Benjamin Netanyahu non ha dato seguito davanti all’Assemblea generale dell’Onu. Ha dato il via libera al bombardamento di un quartiere di Beirut che ha provocato la morte di Hassan Nasrallah.

Il presidente Macron si è detto contrario al fatto che il Libano “diventi una nuova Gaza”, citando il numero “assolutamente scioccante” di vittime civili. Il primo ministro Michel Barnier, da parte sua, lo ha descritto“estremamente serio” la situazione e affermata “preoccupazione per la sicurezza” Francesi sul posto.


La redazione di TF1info

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