LG55G3
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Philips 48OLED806
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Ci sono alcune ossessioni che finiscono per dettare le nostre scelte quotidiane, al punto da sorprendere chi ci circonda. Da ex giornalista specializzato in videogiochi e fan incallito di lunghe sessioni rilassanti davanti alla console, era diventato fondamentale per me avere un grande televisore in casa, al punto da ignorare diversi annunci pubblicitari durante le mie ricerche appartamento. Perché non un proiettore, come molti della Generazione Z che preferiscono questa opzione più trendy e salvaspazio? Molto semplicemente perché è necessario ottimizzare ilritardo di ingresso (la latenza tra il comando e la sua visualizzazione sullo schermo), ma anche perché non c’è nulla che possa competere con un pannello da 55 pollici ben calibrato.
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Questo è quello che ho pensato con il mio Samsung Q70R del 2019. Sedotto quando ho iniziato dalla tecnologia 4K, pensavo di essere al massimo del comfort visivo finché non ho scoperto la tecnologia Oled mentre lavoravo in Gamekult e trascorrere del tempo nel laboratorio televisivo di Digitale. La profondità dei neri, il contrasto sorprendente, questi colori vibranti con (buon) HDR: era deciso, avevo bisogno di un Oled, e il più velocemente possibile! C’è voluto un po’ più tempo del previsto, ma l’arrivo di un LG C3 nel mio appartamento è stato come una rivoluzione.
I ferventi difensori dell’OLED non mentono: la differenza con i vecchi schermi LCD è infatti evidente. Naturalmente il mercato dei televisori si è evoluto e ogni produttore ora offre la propria risposta alla tecnologia LG. Sony punta quindi sui Mini-Led, mentre Samsung ha migliorato notevolmente il suo QD-Oled. Oled non ha più l’aura mistica che aveva quattro anni fa, ma ancora oggi la differenza mi colpisce. Il semplice fatto di poter vedere i film sottotitolati senza quell’orribile alone di luce intorno ai testi, tipico dei vecchi tempi oscuramento localeè un punto di svolta (perdonate l’anglicismo) come nessun altro.
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Ma la vera rivelazione è senza dubbio lato videogiochi. Non c’è bisogno di scendere a compromessi per godere di una frequenza di aggiornamento di 120 Hz con HDR grazie alle numerose porte HDMI 2.1 integrate, perfettamente adatte alle console di nuova generazione come la serie PS5 e Xbox. Versatile, l’LG C3 si trasforma anche in un ottimo monitor per PC, non necessariamente per sessioni di fogli di calcolo dal divano (anche se gusti e colori…), ma per chi preferisce godersi la propria libreria Steam senza restare bloccato alla scrivania.
Un altro uso molto più di nicchia, ma davvero importante per me: il retrogaming. Per quanto paradossale possa sembrare, Oled (e le sue varianti) è il partner ideale per le console a 8, 16 e 32 bit, a patto di avere l’hardware giusto. Senza entrare troppo nei dettagli tecnici, è impressionante vedere i giochi Mega Drive o PlayStation 1 girare su un MiSTer FPGA, una soluzione di emulazione fonte aperta sempre più popolare nel settore.
Con le giuste impostazioni è possibile applicare filtri all’immagine per riprodurre l’aspetto di alcuni iconici modelli CRT, come i monitor professionali JVC o i famosi Sony Trinitron. Se l’effetto è già convincente su un pannello LCD, diventa mozzafiato su uno schermo Oled.
La ciliegina sulla torta? Attivazione del BFI (Black Frame Insertion). Questa opzione di visualizzazione inganna l’occhio inserendo immagini nere tra due immagini, riducendo così la sensazione di motion blur. Questo ricrea un po’ l’esperienza dei televisori a raggi catodici del passato, la cui fluidità rimane oggi senza rivali.
Attenzione però, questo articolo non è un elogio incondizionato per tutti gli Oled. Resta questa apprensione legata a bruciaturasebbene i produttori abbiano integrato sistemi di manutenzione automatica per ridurre al minimo questo rischio a lungo termine. Difficile anche giustificare il suo interesse sulle piccole diagonali degli smartphone o degli orologi connessi. Ci stanno entrando anche alcuni controllori… Ci sono momenti in cui, nella grande marcia del progresso, bisogna sapersi fermare e fare un passo indietro.
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