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Le prossime generazioni potrebbero essere più piccole di noi a causa di un fenomeno inevitabile

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Le prossime generazioni potrebbero ridursi a causa di un fenomeno già iniziato.

Negli ultimi anni i francesi sono cresciuti. Secondo l’indagine Obepi-Roche 2020, in otto anni (2012-2020), gli uomini sono aumentati di 1,2 cm con un’altezza media di 176,6 cm e le donne misurano in media 163,9 cm con 1,3 centimetri in meno rispetto ai dieci anni. Tuttavia, questa tendenza potrebbe invertirsi in futuro, secondo Steve Brusatte, paleontologo dell’Università di Edimburgo.

Gli esseri umani potrebbero, in futuro, rimpicciolirsi e ciò non sarebbe dovuto a un problema genetico. Questo fenomeno sarebbe causato da un adattamento all’ambiente e in particolare all’aumento delle temperature. Paragona questa situazione a quella dei mammiferi che vivono nelle regioni più calde: sono più piccoli di quelli che vivono nei luoghi freddi. “Le ragioni non sono del tutto chiare, ma è probabile, in parte, che gli animali più piccoli abbiano una superficie maggiore rispetto al loro volume rispetto agli animali più grandi e possano quindi espellere meglio il calore in eccesso”, scrive lo specialista in L’ascesa e il regno dei mammiferi pubblicato chez Libri del marinaio nel 2022.

Questo principio è noto come regola di Bergmann, dal biologo tedesco del XIX secoloe secolo Carl Bergmann. Spiega che gli animali con il rapporto più piccolo tra superficie e volume corporeo hanno quindi una minore perdita di calore e quindi si adattano meglio al freddo.

Pertanto, gli esseri umani potrebbero ridursi per adattarsi all’aumento delle temperature con l’effetto del riscaldamento globale. In un’intervista con Il Guardiano, Steve Brusatte si qualifica specificando che si tratta di un “consiglio di sopravvivenza comune”, ma non sistematico per tutte le specie di mammiferi. Tuttavia, solleva la domanda: “Se le temperature aumentassero molto rapidamente, gli esseri umani potrebbero diventare nani, potrebbero diventare più piccoli? E penso che sia certamente plausibile”, ha detto.

Il paleontologo non è il solo a porre questa teoria. In un altro studio, i ricercatori che hanno studiato i resti umani degli ultimi milioni di anni hanno suggerito che la temperatura potrebbe essere uno dei principali fattori che contribuiscono alla variazione delle dimensioni corporee. Questa ipotesi resta però da confermare e se ciò dovesse accadere bisognerebbe attendere molto tempo. Le correlazioni tra dimensioni e temperature possono anche essere dovute alla differenza nella disponibilità delle risorse durante il caldo elevato.

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