Vincitore della NRL nel 2014 con i colori dei South Sydney Rabbitohs nonché del World Club Challenge, Kyle Turner è morto tragicamente a soli 31 anni.
Questa è una notizia che ha gettato nella tristezza il mondo della NRL. Kyle Turner, che iniziò la sua carriera con il Sud vincendo la NRL, è stato infatti dichiarato morto sabato 18 agosto, poco prima dell’incontro della sua ex squadra sul prato del Newcastle Knights.
Padre di tre figli, aveva scelto di tornare nella sua città natale, Coonabarabran, e diventare insegnante di educazione fisica nella vecchia scuola che aveva frequentato. Molto legato alla sua città, aveva deciso anche nel 2021 di indossare nuovamente le scarpette sotto i colori dei Coonabarabran Unicorns e aveva disputato il suo ultimo incontro il mese scorso.
soprannominato affettuosamente Il gigante buono, è stato un modello per Blake Solly, l’amministratore delegato dei Rabbitohs che ha detto: “Era un gigante gentile con un sorriso contagioso ed era molto amato dai fan. Mancherà molto a tutti coloro che sono legati al club di South Sydney e ai tifosi della Rugby League in generale. Era un essere umano incredibile, incarnava il ragazzo di campagna, un giocatore duro e intransigente in campo, ma un uomo affascinante e generoso fuori dal campo.
Kyle Turner avrà giocato 130 partite con i colori dei Rabbithos, di cui 91 nella NRL e sarà stato selezionato una volta con il NSW Country ma anche due volte con gli Indigenous All Stars con i quali avrà subito un grave infortunio a livello di il collo seguendo una impiallacciatura. La sua carriera iniziale è stata segnata da un gran numero di infortuni, ben sei commozioni cerebrali durante il suo primo anno nella NRL, impensabili di questi tempi con le nuove procedure.