Stellantis produrrà infatti un nuovo pick-up di medie dimensioni nello stabilimento di Belvidere, Illinois, a partire dal 2027, come confermato ieri dall’American Auto Workers Union (UAW). Il piano inizialmente annunciato nel novembre 2023, poi rinviato la scorsa estate, resta quindi in vigore.
Non si tratta di spostare la Jeep Gladiator, assemblata in Ohio. Si tratterà piuttosto di un modello Ram, desiderato da tempo dai consumatori e dai concessionari del marchio dopo l’abbandono del Ram Dakota nel 2011.
La fabbrica in questione ha cessato l’attività nel marzo 2023 con l’abbandono della Jeep Cherokee. Circa 1.500 lavoratori torneranno lì per assemblare questo nuovo camioncino di medie dimensioni, di cui finora mancano i dettagli. Quello che sappiamo è che probabilmente non sarà elettrificato.
Foto: Ram
Allo stesso tempo, Stellantis ha confermato che la Dodge Durango avrà una nuova generazione e che sarà nuovamente assemblata nello stabilimento di Detroit, condiviso con la Jeep Grand Cherokee. Non è stata però fornita alcuna tempistica.
Lo scorso settembre, la società AutoForecast Solutions aveva previsto che la Durango avrebbe cessato di essere prodotta nel luglio 2027 e che sarebbe stata sostituita da un nuovo SUV più piccolo che sarebbe stato assemblato a Windsor, in Ontario. La voce fece arrabbiare i lavoratori americani e li costrinse ad adottare nuove tattiche di pressione.
Foto: Domenico Boucher
Secondo il sindacato UAW, i due annunci di questa settimana sono stati resi possibili dalla partenza del grande capo di Stellantis, Carlos Tavares, e dall’arrivo di Antonio Filosa (Jeep) come nuovo capo delle operazioni in Nord America. Quest’ultimo ha espresso il desiderio di produrre più veicoli e componenti negli Stati Uniti.
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