Hockey su ghiaccio: incontro sans serif tra Dukes e Gothics

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Sono due formazioni ridotte che si presentano questa sera all’Iceparc per quello che è il centesimo confronto tra Dukes e Gothics nella stagione regolare (e altri nomi precedenti) dell’élite. Gli uomini di Jonathan Paredes, sconfitti questa domenica da Briançon (5-3), vogliono reagire velocemente e questo richiederà il successo contro i Gothics che hanno messo loro in difficoltà per tutta la stagione. Dal canto loro, gli uomini di Mario Richer hanno perso le ultime due partite (a Gap e contro Chamonix) ma hanno battuto i Dukes due volte in questa stagione (5-2 e 5-4). Chi vincerà questo centesimo? Rispondi alle discussioni nei prossimi sessanta minuti.

Un lungo giro di osservazione
Il primo atto tra i due gruppi doveva essere molto noioso. Due squadre certamente stanche e indebolite (6 assenti per parte) ma che sembrano lontane dal loro hockey in questo martedì sera. Determinati a chiudere le parti, i Gothics hanno lasciato aperto il cuore della partita, che ha dato lavoro a Clément Fouquerel, costretto a vincere contro Matt Wilkins (00’40). Una prima occasione che porta ad una sorta di giro di osservazione, essendo le due formazioni particolarmente soggette ad approssimazioni tattiche e tecniche. Nonostante non giochino da 4 giorni, gli uomini di Mario Richer sembrano avere difficoltà a rimettersi in forma. Lasciano la responsabilità di fare gioco agli angioini, che vogliono sfruttare ogni occasione di contropiede. Un registro che concede loro solo brevi occasioni in avvio di partita dove Fouquerel è il giocatore più in vista. Le due squadre si arrendono a vicenda e le due difese si neutralizzano a vicenda in modo efficace. Dopo sette minuti senza molte opportunità, i Picards hanno visto Zachary Lavigne ereditare un disco dietro la difesa, da solo contro O’Connor. Il suo tentativo di infilare il disco sopra il guantone del portiere angioino fallisce e il disco finisce nella rete di protezione sopra il plexiglass (07’45). I dieci minuti successivi vedono l’Angers prendere leggermente il sopravvento nel dibattito, senza però riuscire a liberarsi dell’ostacolo di Clément Fouquerel che, nonostante qualche rimbalzo sgradito, chiude la porta del tempio (15’00). Sforzi che Peter Valier credeva di aver convalidato con un gol. In possesso del disco, l’esterno ha attaccato la fessura e ha approfittato di un brutto rimbalzo sul bastone del portiere dell’Amiens per spingere il disco in rete, dopo che gli aveva colpito la mano (16’28). Gol che, dopo aver utilizzato il video, viene definitivamente invalidato. Viene così cancellata la sola animazione della terza parte. Buon punto per i Gothiques, seguito, pochi minuti dopo, da un altro, l’espulsione di Sami Tavernier per una puntura (19’57).

Una storia del VAR
All’inizio della ripresa in superiorità numerica, i compagni di Bastien Maïa sembrano poco ispirati. Se costringono Matthew O’Connor a diverse parate chiave, la mancanza di velocità nell’esecuzione del passaggio che crea il divario rallenta le velleità offensive dell’Amiens, permettendo a Tavernier di uscire senza pregiudizio dall’area (21’57). Un mancato successo nell’esecuzione, che qualificherà anche la superiorità numerica angioina che fa seguito al rigore indirizzato ai danni di Aleksandar Magovac per impiccagione (24’20). Il reparto difensivo speciale dell’Amiens svolge perfettamente il suo ruolo per l’undicesima volta in questa stagione contro l’Angers e la partita riprende cinque contro cinque, senza grandi occasioni da notare, il che contribuisce un po’ di più ad addormentare una pista di ghiaccio già buona. timido questo martedì sera (26’20). Il dibattito, rimasto neutrale nonostante le occasioni più marcate sulla gabbia degli ospiti in serata, ha finito progressivamente per volgere a vantaggio degli angioini. I passaggi sbagliati e le palle perse difensive si moltiplicano in un terzo in cui l’attacco è sotto i riflettori. Téo Sarliève (28’23), Robin Gaborit (28’38), Matt Wilkins (28’55) lanciano così l’allarme nella difesa dell’Amiens, proponendosi a loro volta una corsa contro il numero dispari e costringendo il cerbero gotico a s’ utilizzo. Queste occasioni inaugurano un momento fortemente angioino, il più schietto della serata in questo momento dell’incontro. Nuovo ribaltone offensivo più tardi, Philippe Halley scappa e approfitta della corsa di Sarliève sul secondo palo per cancellare il punteggio di parità con un tiro tra i pad di Fouquerel al termine di un altro due contro uno (1 -0 al 31’08) . Meglio sui pattini, i Gothiques creano più occasioni e generano pericoli più precisi sulla porta difesa da Matt O’Connor, premiata con una superiorità numerica dopo un fendente segnalato ai danni di Matt Prapavessis (34’47). L’unità soprannumeraria aggiunge pressione ma, ogni tanto, manca di esecuzione nell’ultima mossa, dovendo ristabilire ripetutamente la sua offensiva. Prapavessis ritorna in partita e lo slancio generato dall’Amiens sembra poter offrire loro quell’anima in più che gli manca per ravvivare questa partita ronzante. Senza però contare sull’uomo in forma del momento: Brady Shaw. Un passaggio allungato di Prapavessis rompe la pressione piccarda, permettendo al trio d’attacco di lanciarsi in una nuova corsa per i numeri dispari. Jordan Lepage interpreta l’uomo e ostruisce la linea di tiro, nonostante abbia permesso al marcatore seriale angioino di vedere il suo tentativo nascosto allo sguardo di Fouquerel. Nonostante un controllo efficace, il tentativo passa sotto lo scudo di Fouquerel, fallendo in fondo alla rete (2-0 al 38’14). Gli uomini di Mario Richer, che sembrano stanchi, colpa di una formazione ridotta per infortuni e squalifiche, tuttavia non tardano a reagire. Dopo un impegno, un duello al tabellone e un turnover difensivo, Janis Svanenbergs si è ritrovato solo contro O’Connor. Il suo tentativo genera un rimbalzo sul calcio del portiere che lancia con un pallonetto e sembra rimbalzare dietro la linea. Gli arbitri non si tirano indietro e l’azione continua. I Dukes vengono fermati in fuorigioco ed è allora che gli arbitri prendono possesso del video. Dopo una lunga esitazione nel silenzio di piombo, il gol viene assegnato e il divario si riduce di una rete mentre incombe l’ultimo atto (2-1 al 38’28). Cosa riavviare questa partita?

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Illustrazioni di Anthony Mangeard

Una corrispondenza sans serif
La terza parte di questo trittico non sfugge alla logica sportiva delle prime due. Prapavessis viene cacciato via per sgambetto (41’09). Senza dubbio il Picard più importante insieme a Bastien Maïa, Janis Svanenbergs allerta O’Connor che respinge temporaneamente il pericolo. Nonostante installato per più di un minuto e venti contro un quartetto senza fiato, le linee di tiro vengono bloccate o sbagliate e il gioco riprende in toto. Lanciati, i Gotici sfiorano il pareggio. Un lancio lungo di Antoine de Mali colpisce il palo e Lepage si prepara a cogliere la ribattuta, ostacolato all’ultimo minuto dal rientro di Valier. I visitatori serali generano quindi il momento clou della serata. Un momento forte interrotto da un’evidente mancanza di esecuzione su entrambi i lati del ghiaccio (46’00). Chiamato ancora una volta, risponde Clément Fouquerel, apparentemente il migliore in campo della sponda gotica. Questa partita, priva di rilievi, prosegue in un botta e risposta di occasioni lontane senza grandi pericoli, per pochi minuti. I Dukes, che ritrovano uno slancio di precisione, mettono alla prova la difesa avversaria. Fouquerel, ancora una volta autore di numerose parate consecutive, non riesce a impedire a Sami Tavernier di afferrare il disco. Il franco-finlandese inizia un giro di gabbia e sembriamo vicini al gol del riposo ma Matt Wilkins, che ha approfittato dell’assenza del portiere per farsi strada nell’area, viene segnalato per interferenza e il gioco viene interrotto e poi ripreso. in zona neutra (50’00). Dopo una serie di ribaltamenti, questo incontro, finora privo di qualsiasi ornamento, viene premiato. Valier e Orlov si combinano per uscire dall’area, Valier, eccentrico sulla sinistra, prova ad allertare Maxime Orlov sul secondo palo con un passaggio alzato che elimina tre difensori. Orlov, che ha preso le informazioni prima di ricevere il disco, trova un passaggio di rovescio di prima intenzione per servire su un board Nicolas Ritz che deve solo spingere il disco in una gabbia vuota, il portiere del Gotico ha cercato di chiudere l’angolo (3 -1 a 51’09). I Picards, che sembravano aver trovato i pattini più leggeri, subiscono improvvisamente il colpo di questo gol, portandoli a poco più di un punto di distanza. Le loro offensive, più franche in questo terzo, si allontanano gradualmente da un’enclave custodita dall’imprecisione. Con una scelta Julien Tessier cancella Vincent Llorca e si offre una delle più grandi occasioni della serata per l’Amiens. Sembra sul punto di approfittare del traffico per battere O’Connor ma sbaglia la sua mossa e il disco va al blu. Raphaël Opoma Ngombo trova il petto del portiere angioino, permettendo alla sua squadra di mantenere la pressione (56’30). Le imprecisioni regnano sovrane ed i portieri ignorano i magri tentativi che arrivano loro (59’00). L’Amiens, sistemandosi in zona offensiva, tutti gli occhi sono puntati sulla rete di Fouquerel, che resta lì con grande sorpresa di tutti. Si gioca solo l’ultimo minuto e la sirena mette la parola fine ad una partita che non entrerà negli annali del campionato.

Nonostante la terza sconfitta consecutiva, l’Amiens ha mantenuto il sesto posto prima di cedere il suo inseguitore in classifica: il Marsiglia. Da parte loro, i Dukes festeggiano con un successo il ritorno in campo di Thomas Suire prima di recarsi a Bordeaux. Brady Shaw, marcatore per la ventiseiesima volta in questa stagione, allarga il divario in testa alla classifica.

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Migliori in campo: Philippe Halley (Angers) e Clément Fouquerel (Amiens)

Angers-Amiens 3-1 (0-0, 2-1, 1-0)
Martedì 21 gennaio 2025 alle 20:30 all’Iceparc – 3.586 spettatori
Arbitrato di Jérémy Mallais e Cyril Debuche assistiti da Quentin Cady e Thomas Simon
Tiri: Angers 34 (13, 10, 10) Amiens 21 (5, 11, 5)
Rigori: Angers 6′ (2′, 2′, 2′) Amiens 2′ (0′, 2′, 0′)

Evoluzione che ottieni:
1-0 al 31’08: Halley su assist di Gaborit e Prapavessis
2-0 al 38’14: Shaw su assist di Prapavessis e Cap
2-1 al 38’28: Svanenberg su assist di Lavigne e Brittain
3-1 al 51’09: Ritz su assist di Orlov e Valier

Rabbia
Attaccanti:
Brady Shaw – Matt Wilkins – Sami Tavernier (2′)
Téo Sarliève – Philippe Halley (A) – Robin Gaborit (C)
Peter Valier – Nicolas Ritz – Maxime Orlov
Jules Albert Oscaby – Thomas Suire – Simon Pasquet

Difensori:
Neil Manning-Vincent Llorca
Lucien Onno – Matt Prapavessis (4′)
Kylian Fauvel-Ethan Cap

Guardiano:
Matt O’Connor (20 parate)

Sostituto: Elliot Lévèque (G). Assenti: Jere Rouhiainen (malato), Marius Serer, Cédric Di Dio Balsamo, Jonathan Charbonneau, Jesper Kandergard, Parker Colley (infortunato).

Amiens
Attaccanti:
Zachary Lavigne (C) – Janis Svanenbergs – Antoine De Mali
Rudy Matima – Antonin Plagnat – Bastien Maïa (A)
Iliès Djemel – Julien Tessier – Noa Besson
Paolo e Lem – Raphael Opoma-Ngombo

Difensori:
Aleksandar Magovac (2′) – Kristjan Cepon
Justin Bergeron (A) – Justin Lepage
Josh Brittain-Guillaume Roussel

Guardiano:
Clément Fouquerel (31 parate)

Sostituto: Benoït Demazier (G). Assenti: Taran Kozun (motivi familiari), James Phelan (squalificato), Jesper Larinmaa, Mathieu Mony, Gauthier Gibert, Ugo Tocquin (infortunato).

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