Dire “sì” al Signore, come Maria ha detto “sì” – ZENIT

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In Vaticano, l’udienza generale di questo mercoledì 22 gennaio è iniziata con una catechesi di Papa Francesco sul tema “L’Annuncio a Maria”, raccontato nel Vangelo di San Luca (Lc 1, 26-38).

Quando l’angelo Gabriele affida alla Vergine Maria la missione di portare Gesù, il cui nome significa “ Dio salva “, il cuore della giovane è turbato. Ma è anche con cuore aperto e sensibile che può ascoltare l’invito a fidarsi di Dio, che ha preparato per lei una speciale “Pentecoste”.

« Impariamo da Maria, Madre del Salvatore e Madre nostra, a lasciarci aprire le orecchie alla Parola divina, ad accoglierla e custodirla, affinché trasformi i nostri cuori in tabernacoli della sua presenza, in case ospitali dove la speranza può crescere » ha detto il papa.

“Apri le nostre orecchie e il nostro cuore”

©Media Vaticani

Dopo la catechesi, il Santo Padre ha salutato i pellegrini in diverse lingue. Rivolgendosi ai francofoni, ha chiesto che “ Il Signore apra le nostre orecchie e il nostro cuore affinché, alla scuola della Vergine Maria, possiamo ascoltare le sue parole e quelle dei nostri fratelli. Possiamo così, con la nostra attenzione e la nostra carità, rendere il nostro mondo più fraterno e donargli la speranza della gioia. ».

Ai fedeli di lingua araba ha proposto di “ rinnovare insieme il nostro “sì” al Signore e alla sua volontà, affidandoci a Lui, come Maria, che ci donerà la vita nuova “. Poi ha aggiunto: “ Il Signore vi benedica tutti e vi protegga sempre da ogni male. »

Il Papa prega la Madonna di Guadalupe

©Media Vaticani

Papa Francesco ha poi parlato dei terribili incendi scoppiati il ​​7 gennaio a Los Angeles, negli Stati Uniti, e che hanno devastato interi quartieri e comunità. Rivolgendosi agli abitanti della città californiana, ha espresso la sua compassione e ha invocato in particolare l’intercessione della Madonna di Guadalupe” affinché siano testimoni di speranza grazie alla forza della diversità e della creatività che li caratterizzano in tutto il mondo. »

Il papa ha poi invocato la pace in Ucraina, Palestina, Israele e Myanmar. “ Ieri ho chiamato, come faccio ogni giorno, la parrocchia di Gaza » disse « erano felici! Lì, tra parrocchia e collegio, ci sono 600 persone. E mi hanno detto: “Oggi abbiamo mangiato le lenticchie con il pollo”. Qualcosa a cui non erano abituati in quel momento: solo verdure, qualcosa… Erano felici! »

Infine, prima di concludere l’udienza e benedire la folla, ha aggiunto: “ Ma preghiamo per Gaza, per la pace e per tante altre regioni del mondo. La guerra è sempre una sconfitta! Ricorda: la guerra è una sconfitta. E chi trae vantaggio dalle guerre? Produttori di armi. Preghiamo per la pace. »

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