Morti, scontri in Amazzonia… Perché si riaccende la guerra con le Farc?

Morti, scontri in Amazzonia… Perché si riaccende la guerra con le Farc?
Morti, scontri in Amazzonia… Perché si riaccende la guerra con le Farc?
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La Colombia deplora gli oltre 100 morti in cinque giorni e le migliaia di sfollati a causa degli scontri legati alla guerriglia. Gruppi dissidenti rivali del defunto movimento di guerriglia delle Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia (FARC) sono impegnati in guerre di territorio, in un contesto di controllo del traffico di droga in diverse parti del paese, il principale produttore mondiale di cocaina.

Il confine con il Venezuela, l’Amazzonia meridionale e una zona del nord della Colombia sono teatro di questi violenti combattimenti. Da una parte gli uomini di “Calarca”, leader di un gruppo dissidente delle Farc che sta negoziando la pace con il governo colombiano. E, dall’altro, quelle di “Ivan Mordisco”, raggruppato nell’ELN (Esercito di Liberazione Nazionale, guevarista), che rifiuta di negoziare.

L’ELN “ha scelto la via della guerra e avrà la guerra”

Questa violenza mina la politica perseguita dal governo di Gustavo Petro, il primo presidente di sinistra della Colombia ed ex guerrigliero, che si è impegnato, una volta salito al potere nel 2022, a emergere dal conflitto armato attraverso il dialogo. Da allora ha negoziato con diverse organizzazioni armate del paese. Ma ha deciso di sospendere i negoziati di pace con il gruppo armato.

L’ELN “ha scelto la via della guerra e avrà la guerra”, ha detto. Secondo lui il gruppo guevarista ha “preso la strada di Pablo Escobar”, in riferimento al famoso narcotrafficante colombiano morto nel 1993. Nel 2016, uno storico accordo di pace ha portato al disarmo delle FARC, ma da allora i gruppi dissidenti si sono riorganizzati con nuove assunzioni.

Da giovedì centinaia di persone sono fuggite in Venezuela. Caracas ha attivato una “operazione speciale” per prendersi cura degli sfollati in due comuni limitrofi. Secondo un funzionario colombiano, gli obitori del dipartimento di Norte de Santander sono saturi al “250%”.

Il nostro dossier sulle Farc

Le autorità affermano che si stanno concentrando sull’aiuto alle popolazioni minacciate dalla guerriglia in questa regione, ma hanno annunciato una “seconda fase” per consentire loro di entrare nelle aree critiche per respingere gli insorti.

Belgio

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