È nel vasto blu del Mar Caspio che i satelliti della NASA hanno documentato un evento geologico molto intrigante. All’inizio del 2023, una nuova terra è emersa dalle onde, frutto dei capricci di un vulcano di fango sottomarino, prima di scomparire gradualmente dalle carte nautiche alla fine del 2024. Come è possibile?
I misteriosi cicli della Kumani Bank
A circa 25 km dalla costa orientale dell’Azerbaigian si trova il Kumani Bank, noto anche come Chigil-Deniz, un vulcano di fango con una storia eruttiva che risale al 1861. A differenza dei vulcani convenzionali che espellono lava in fusione, i vulcani di fango sono il risultato dell’intensa pressione esercitata su sedimenti saturi d’acqua negli strati profondi del fondale marino. Sotto l’effetto di questa pressione, questi sedimenti vengono sospinti verso la superficie, creazione di strutture geologiche temporanee.
I satelliti Landsat 8 e 9 della NASA hanno mappato accuratamente il ciclo di vita del suo ultimo periodo di attività. Nel novembre 2022 la sommità del vulcano rimaneva ancora sotto la superficie del mare. Quindi, tra il 30 gennaio e il 4 febbraio 2023, come analizzato dal professor Mark Tingay dell’Università di Adelaide, dalle onde emerse un’isola di circa 400 metri di diametro.
Questa formazione è stata accompagnata da un pennacchio di sedimenti, segno caratteristico dell’espulsione di materiali fangosi in pressione. L’osservazione satellitare ha poi rivelato la lenta erosione di questa struttura effimera fino alla sua virtuale scomparsa alla fine del 2024.
Azerbaigian, terra di vulcani di fango
L’eccezionale concentrazione di vulcani di fango in Azerbaigian rende questa regione un luogo unico per studiarli. Sono stati individuati più di 300 corsi di formazione di questo tipo nella parte orientale del paese e al largo delle sue coste, nel Mar Caspio. Questa particolarità si spiega con la posizione geografica del territorio, situato in una zona di convergenza tra le placche tettoniche araba ed euroasiatica.
I documenti storici documentano diversi “ apparizioni » dalla Banca Kumani. Nel maggio 1861, un’eruzione creò una piccola isola di 87 metri di diametro, alta 3,5 metri sopra il livello del mare, che evaporò tra le onde all’inizio del 1862. L’eruzione più potente, avvenuta nel 1950, diede origine a un’isola, molto più imponente , 700 metri di diametro e culminante a 6 metri sul livello del mare.
Queste manifestazioni geologiche, descritte come “ strano e meraviglioso » del professor Tingay, paradossalmente rimangono poco studiati nonostante la loro spettacolarità. Quello può essere spiegato in diversi modi : difficile accessibilità, natura effimera, costi talvolta eccessivi degli studi geologici e complessità del fenomeno stesso.
- Nel 2023, un vulcano di fango sottomarino nel Mar Caspio formò un’isola effimera che si dissolse entro la fine del 2024.
- Queste strutture temporanee risultano da sedimenti spinti verso l’alto da pressioni estreme, creando formazioni uniche ma fragili.
- L’Azerbaigian, con la sua alta concentrazione di vulcani di fango, è una regione chiave per comprendere questi fenomeni ancora poco esplorati.
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