In una lettera aperta alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, 17 ex capi di Stato e di governo europei chiedono un’azione decisiva contro il monopolio di Google nel settore della tecnologia pubblicitaria. Lo scopo di questa iniziativa è ridurre il dominio aziendale statunitense, proteggere l’indipendenza dei media e rafforzare la sovranità digitale europea.
Un monopolio al centro delle preoccupazioni
La lettera evidenzia che Google controlla l’intera catena della tecnologia pubblicitaria, dagli strumenti per gli inserzionisti alle piattaforme utilizzate dagli editori fino ai sistemi di scambio di annunci. Questo monopolio, rafforzato dall’acquisizione di DoubleClick nel 2007, è considerato uno dei principali ostacoli alla concorrenza e all’innovazione.
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I firmatari si basano su recenti scoperte della Commissione Europea e del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, secondo cui Google esercita un controllo eccessivo sul mercato adtech.
Impatto sui media europei
La concentrazione del potere di Google ha profonde ripercussioni sull’ecosistema mediatico europeo. I ricavi degli editori sono stagnanti o addirittura in calo per alcuni, minacciando la sopravvivenza di molti media. Questa situazione contribuisce alla comparsa di “deserti di notizie”, aree in cui l’accesso all’informazione locale indipendente è quasi inesistente. Gli autori della lettera avvertono che questo fenomeno indebolisce il ruolo dei media nella difesa della democrazia e apre la strada alla diffusione della disinformazione.
Per evidenziare i rischi di questa dinamica viene citato un esempio recente: le rivolte estive nel Regno Unito, dove si dice che l’influenza delle piattaforme tecnologiche sul discorso pubblico abbia esacerbato le tensioni. I firmatari ritengono che questa combinazione di concentrazione dei media e potere politico rappresenti una minaccia alla sovranità, alla stabilità economica e alla sicurezza pubblica.
Due raccomandazioni chiave
Per rispondere a queste sfide, propongono due linee d’azione principali:
- Misure strutturali contro Google : La lettera sostiene esplicitamente la possibilità di uno smantellamento delle attività adtech di Google, come proposto dalla Commissione europea. Secondo i firmatari, questo approccio è necessario per ripristinare una concorrenza leale e proteggere l’integrità dei mercati digitali.
- Un “European Tech Deal” per stimolare l’innovazione : Una volta riequilibrato il mercato dell’adtech, raccomandano un maggiore sostegno agli attori tecnologici europei. Questo piano includerebbe un maggiore utilizzo degli strumenti normativi esistenti, come il Digital Services Act (DSA) e il Digital Markets Act (DMA), nonché investimenti strategici nell’ecosistema digitale europeo.
Un test per la regolamentazione europea
L’attesa decisione della Commissione Europea sul monopolio di Google nell’adtech è un passo cruciale per affermare il ruolo dell’Unione Europea come regolatore globale. I firmatari chiedono misure coraggiose che non solo limitino l’influenza delle piattaforme straniere, ma preservino anche la sovranità digitale ed economica dell’Europa.
I firmatari dell’iniziativa
La lettera è sostenuta da importanti personalità politiche, tra cui Esko Aho (ex primo ministro finlandese), Jan Peter Balkenende (Paesi Bassi), Dominique de Villepin (Francia) e Dalia Grybauskaitė (Lituania). A loro si aggiungono altri 13 ex capi di Stato e di governo, in rappresentanza di un’ampia gamma di paesi europei.
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