Miliardari, una nuova aristocrazia globale
La ricchezza cumulativa dei miliardari ha raggiunto i 15.000 miliardi di dollari nel 2024, rispetto ai 13.000 miliardi del 2023, segnando un aumento senza precedenti di 2.000 miliardi di dollari, rivela l’ONG Oxfam nel suo ultimo rapporto annuale sulla questione, la cui pubblicazione coincide con l’apertura, il 20 gennaio 2025, del Forum economico di Davos. Questo aumento di ricchezza equivale ad un arricchimento giornaliero di 5,7 miliardi di dollari e fa del 2024 l’anno della seconda crescita annua più elevata registrata in quest’area. Alla fine del 2024, il mondo avrà 204 nuovi miliardari, ovvero quasi quattro nuovi a settimana, accentuando una concentrazione di ricchezza senza precedenti.
Nel suo rapporto Oxfam denuncia il carattere spesso immeritato di queste ricchezze. Secondo le stime, il 60% delle fortune dei miliardari proviene da eredità, monopoli o collusioni. Inoltre, Oxfam prevede che almeno cinque miliardari raggiungeranno un patrimonio individuale di mille miliardi di dollari nel prossimo decennio se le tendenze attuali continueranno.
La disuguaglianza nel tenore di vita continua ad ampliarsi
Questo aumento della ricchezza contrasta con un’allarmante stabilità del numero di persone che vivono in povertà, una stagnazione in questo settore osservata dagli anni ’90 dalla Banca Mondiale. Le disuguaglianze stanno aumentando, soprattutto tra i paesi del Nord e quelli del Sud. Nel 2023, l’1% più ricco del Nord tratterrà 30 milioni di dollari l’ora dalle economie del Sudriflettendo uno sfruttamento sistemico legato ai meccanismi finanziari postcoloniali, denuncia Oxfam.
Miliardari francesi in cima alla classifica
La Francia, in particolare, è “in una buona posizione” in questa lista di miliardari. Dal 2019, la ricchezza dei grandi patrimoni francesi è aumentata di 24 miliardi di euro, ovvero 13 milioni di euro al giorno. Nel 2024, una persona che fa parte dell’1% più ricco guadagna in soli sei giorni quello che una persona che fa parte del 50% più povero guadagna in un anno. Queste disparità evidenziano l’urgenza di una riforma fiscale per ridurre le disuguaglianze.
Oxfam stima che circa 25 miliardari francesi lasceranno ai loro eredi 460 miliardi di euro nei prossimi tre decenni. A causa delle attuali scappatoie fiscali, lo Stato rischia di perdere 160 miliardi di euro di entrate. Inoltre, secondo un sondaggio realizzato dall’Istituto Vérian e pubblicato nel settembre 2024 da Oxfam France, il 78% dei francesi si dichiara favorevole ad un aumento della tassazione sui grandi patrimoni.
Il peso dei debiti coloniali
La ricchezza dei paesi del Nord, in particolare della Francia, rimane in parte ancorata alle dinamiche di sfruttamento storico. Nel 2023, l’1% più ricco dei francesi ha sottratto quasi 20 miliardi di euro ai paesi del Sud attraverso i circuiti finanziari postcoloniali. Inoltre, le ex colonie francesi dell’Africa sub-sahariana dedicano oggi 3,4 volte più risorse al rimborso del debito che alla sanità pubblica.
Vincent Bolloré illustra questa realtà: la vendita dei suoi asset africani nel 2022 ha generato una plusvalenza di 3,15 miliardi di euro. Parte di questa fortuna viene ora utilizzata per costruire un impero mediatico orientato verso obiettivi politici, rafforzando così il legame tra potere economico e influenza politica.