Armistizio in stile coreano, 20% del territorio per la Russia, peacekeeper… Cosa ci sarebbe nel piano di Trump per risolvere il conflitto?

Armistizio in stile coreano, 20% del territorio per la Russia, peacekeeper… Cosa ci sarebbe nel piano di Trump per risolvere il conflitto?
Armistizio in stile coreano, 20% del territorio per la Russia, peacekeeper… Cosa ci sarebbe nel piano di Trump per risolvere il conflitto?
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Trump ha promesso di porre fine alla guerra in 24 ore. Ci vorrà ancora un po’, alla fine, ma il piano sembra prendere forma.

Mentre Donald Trump diventerà ufficialmente il 47esimo presidente degli Stati Uniti, la questione più urgente che troverà sulla sua scrivania sarà la soluzione della guerra in Ucraina.

Un conflitto che ha assicurato di poter “risolvere in 24 ore”, in uno dei vanti di cui custodisce il segreto. Ma lontano dalle promesse della campagna elettorale, la realtà ora sta raggiungendo Donald Trump, che avrebbe però un piano da proporre molto presto.

Secondo il New York Times, il neoeletto presidente americano potrebbe proporre un armistizio che assomiglierebbe a quello messo in atto alla fine della guerra di Corea.

La fine della guerra ma non la fine

Il 27 luglio 1953 l’armistizio tra le due Coree pose fine al conflitto armato, ma da allora la guerra non è ancora ufficialmente finita. La Corea del Sud e la Corea del Nord sono ancora oggi “tecnicamente” in guerra.

Anche se i funzionari statunitensi non hanno prove reali della volontà di negoziare da parte di Vladimir Putin, fanno affidamento sull’idea che la Russia manterrebbe probabilmente il controllo dei territori che occupa in Ucraina. “La Russia molto probabilmente manterrà le sue truppe su circa il 20% del territorio ucraino che attualmente occupa”, afferma il NY Times.

Spetta inoltre all’amministrazione americana garantire che la Russia non approfitti della cessazione delle ostilità per riorganizzarsi e passare nuovamente all’offensiva tra qualche anno.

L’adesione alla NATO come garanzia

Una questione che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ritiene verrà risolta con l’adesione del suo Paese alla NATO per garantirne la sicurezza. Il New York Times menziona a questo proposito il dispiegamento di forze europee di peacekeeping, probabilmente con la partecipazione di Gran Bretagna, Germania e Francia.

Infine, il progetto di Donald Trump dovrà decidere anche sul ruolo degli Stati Uniti, che l’amministrazione Biden sperava vedessero rimanere il principale partner dell’Ucraina nella fornitura di armi, intelligence e coordinamento delle azioni.

Da parte sua, Putin potrebbe approfittare dell’arrivo di Trump alla Casa Bianca per ottenere concessioni più ampie, come il ritiro delle truppe americane dall’Europa.

Canada

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