A meno di trovare il minuscolo filo che li collega alla base e al pilota, sembra non esserci modo di fermarli. Dalla primavera, i droni russi utilizzati nella guerra in Ucraina hanno una particolarità: funzionano utilizzando cavi in fibra ottica. Non è tanto per la velocità di connessione tra il pilota e il dispositivo – generalmente droni FPV – quanto per la sua natura quasi invisibile che l’esercito russo ha fatto questa scelta. Poiché la guerra sul fronte ucraino è sempre più combattuta con i droni, Kiev sta cercando di trovare il modo di catturarli prima che colpiscano.
Con la fibra ottica è impossibile rilevare il drone sulle onde radio o intercettare il segnale tra esso e il suo pilota, spiega Business Insider. “Quando possiamo vedere, possiamo combattere”, riassume un membro della guardia nazionale ucraina. Senza alcuna intercettazione preventiva, i droni russi raggiungono i loro obiettivi, esplodono e causano gravi danni. Soprattutto perché il cavo in fibra ottica consente agli operatori di ricevere immagini di altissima qualità di ciò che sta sorvolando il drone.
I mezzi a disposizione per individuare i droni russi non rintracciabili
Questi droni sono tanto più temuti perché possono attraversare luoghi generalmente evitati dagli operatori per non perdere la connessione. Con la fibra ottica, i tunnel, le valli e il livello del suolo non sono più fuori dalla portata dei droni. E sebbene siano più lenti di altri droni FPV, sono comunque molto efficienti.
Per cercare di individuarli, gli ucraini stanno sviluppando nuovi strumenti. Le attrezzature di sorveglianza sarebbero sicuramente molto efficaci a questo scopo ma, a causa della mancanza di risorse, Kiev è costretta a pensarla diversamente. L’azienda americano-ucraina Kara Dag spiega, ad esempio, di aver realizzato uno strumento composto da una dozzina di microfoni puntati tutti insieme verso il cielo per sperare di sentire l’arrivo dei droni. Questa nuova attrezzatura dispone anche di un raggio laser rivolto verso il cielo che riflette qualsiasi oggetto che passa, tradendolo.
Gli ucraini stanno già raggiungendo i russi
Per il momento il dispositivo realizzato da Kara Dag è in fase di test. Il capo dell’azienda spera di poterlo impiegare sul campo e in una situazione reale già a febbraio. Ma l’esercito ucraino non può contare solo su questo. Da parte sua, sta anche iniziando a utilizzare droni FPV con connessioni in fibra ottica. I test sono stati addirittura filmati e pubblicati su X (ex Twitter) il 7 gennaio.
Secondo la società Iron Cluster, intervistata da Newsweek, i droni collegati tramite fibra ottica in Ucraina – sia sul versante ucraino che su quello russo – possono ora volare a più di 10 chilometri dalla loro base. Samuel Bendett, direttore della ONG americana CNA, specialista in questioni di difesa, ritiene che questi droni “acquisirà ulteriore importanza in Ucraina”Quest’anno.