Donald Trump ha chiesto ai 32 Stati membri della NATO di destinare il 5% del loro PIL alla difesa, contro l’attuale obiettivo del 2% che non viene raggiunto da buona parte dei suoi membri (1,37% per il Canada). L’Italia di Giorgia Meloni, vicina a Trump, ha una spesa per la difesa intorno all’1,5%.
I ministri della difesa di Germania, Francia, Gran Bretagna, Italia e Polonia – i cinque maggiori contributori europei della NATO – hanno dichiarato lunedì a Varsavia che sarebbe difficile raggiungere l’obiettivo di spesa di Trump.
L’incontro si è concentrato sul sostegno all’Ucraina mentre i leader europei si preparano a possibili cambiamenti drammatici nella politica statunitense sulla guerra Russia-Ucraina.
Per Trump, gli alleati, non lo sa
Nel 2018, l’allora presidente Trump avvertì che avrebbe potuto ritirare gli Stati Uniti dalla NATO se i paesi dell’alleanza non avessero contribuito con la loro giusta quota alle spese per la difesa, lasciando a pagare i contribuenti americani. la fattura.
Dedicare il 5% del prodotto interno lordo (PIL) alla difesa richiederebbe centinaia di miliardi di dollari in finanziamenti aggiuntivi e sarebbe politicamente ed economicamente irraggiungibile per quasi tutti i membri della NATO. Gli analisti si aspettano che Trump debba accontentarsi di qualcosa di più vicino al 3%. E ancora.
Trump disprezza così tanto la NATO che minaccia di usare la forza contro due dei suoi membri: la forza militare contro la Danimarca in Groenlandia e la forza economica contro il Canada. Minacce che portano gli altri paesi dell’alleanza a dubitare della stabilità della loro partnership militare con gli Stati Uniti. Temono che Trump possa in qualsiasi momento decidere di cancellare le loro garanzie di sicurezza e imporre la coercizione militare.
Ucraina: Trump con Putin
Il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca costringerà senza dubbio la NATO a fare scelte strazianti riguardo alla guerra in Ucraina. Le minacce di Trump verso Danimarca e Canada sono sufficienti a gettare nel panico i leader ucraini che sono ben consapevoli dei suoi legami con Putin.
Trump si è impegnato a porre rapidamente fine a questa guerra una volta eletto. Ciò fa temere che costringerà Kiev a fare concessioni significative ai russi sotto la minaccia di cessare il suo sostegno militare.
Bloomberg News, citando fonti vicine al Cremlino, afferma che Putin ha informato Trump che chiederà che l’Ucraina non aderisca mai alla NATO e che diventi uno stato neutrale con capacità militari ridotte. Secondo quanto riferito, Putin intende anche esercitare pressioni su Trump affinché mantenga il 20% del territorio ucraino attualmente controllato dalla Russia, compresa la Crimea annessa nel 2014.
Questa visione pessimistica sta portando i membri della NATO a iniziare a preparare scenari alternativi per l’Ucraina se Trump decidesse di ritirare il suo sostegno.