Un uomo è stato condannato per aver violentato e ucciso un medico di 31 anni in India. I manifestanti chiedono la sua condanna a morte in un paese fortemente colpito dalla violenza sessuale.
Questo sabato, un tribunale indiano ha dichiarato un volontario dell’ospedale di Calcutta colpevole dell’omicidio e della violenza sessuale di un medico di 31 anni. L’uomo di nome Sanjoy Roy, 33 anni, si era tuttavia dichiarato non colpevole in questo caso che aveva suscitato l’indignazione dell’opinione pubblica, in un paese dove la violenza sessuale contro le donne è molto comune.
Quest’ultimo ha affermato di essere vittima di una montatura dopo il ritrovamento del corpo insanguinato della giovane lo scorso agosto. Il presidente del tribunale, Anirban Das, ha precisato che “la sentenza sarà pronunciata lunedì”.
L’imputato, arrivato in tribunale questo sabato, è stato accolto da una folla di manifestanti che chiedevano il suo linciaggio. “Impiccatelo”, hanno cantato i manifestanti mentre la polizia proteggeva Sanjoy Roy.
La famiglia della vittima ha anche chiesto la pena di morte, che è ancora in vigore in India anche se è stata applicata solo sette volte dal 2004.
“La gente comune perderà fiducia nel sistema giudiziario se non verrà condannata alla pena di morte”, ha giudicato la madre della vittima.
La piaga delle violenze sessuali in India
La vicenda scatenò un’ondata di indignazione nel Paese al punto che parte del personale medico scioperò per chiedere maggiore sicurezza negli ospedali.
Questo malcontento è stato in parte compreso poiché ha portato alla creazione, da parte della Corte Suprema, di un gruppo di medici incaricato di elaborare un piano per combattere la violenza negli ospedali.
Le ultime applicazioni della pena di morte in India risalgono al 2020 nei confronti di quattro uomini processati per lo stupro di gruppo di una giovane donna avvenuto nel 2012. Un caso che aveva già generato un’ondata di manifestazioni.
L’India è particolarmente colpita dalle violenze sessuali. Nel 2022, ogni giorno hanno avuto luogo 90 stupri, esclusi quelli non denunciati.