Alloggio di emergenza
L’abitazione devastata dalle fiamme si trovava in un blocco di tre abitazioni. Quelli a destra sono stati colpiti dalle fiamme, il tetto è stato in gran parte bruciato. “L’alloggio è inabitabile”sottolinea il presidente del CPAS. “È stato loro offerto aiuto di emergenza. Spesso, in questi casi, la prima notte la si trascorre con la famiglia”. Ed è quello che è successo a questa famiglia composta da una coppia e due bambini, che hanno trascorso la notte a casa dei genitori.
Bagno privato? “Ieri sera è stata soprattutto emozione. Oggi, venerdì, con la mente lucida, studieranno con la loro assicurazione e un esperto. Forse avranno una soluzione di emergenza in questo modo”. Il CPAS, in ogni caso, ha da offrire loro alloggi di emergenza. “Ne abbiamo diversi, ma uno è gratuito. Vedremo con la famiglia la soluzione più adatta alle loro esigenze. Non imponiamo nulla, proponiamo”. Arnaud Massin ha visto richieste di aiuto su Facebook, ma “Chiediamo solo di poter lavorare qualche ora, poi faremo il punto”.
E la terza casa, quella a sinistra? Non è stata colpita dalle fiamme. La polizia, sul posto ieri sera, ha chiesto al suo occupante di passare la notte altrove, “è andato dalla sua famiglia”continua Arnaud Massin. Potrebbe tornare a casa questo venerdì.
Da notare che il corpo della signora non è stato ancora ritrovato nella casa bruciata questo venerdì 17 gennaio, poco dopo le 10:30.
