quando la Città Rosa è soffocata (di nuovo) dagli ingorghi

quando la Città Rosa è soffocata (di nuovo) dagli ingorghi
quando la Città Rosa è soffocata (di nuovo) dagli ingorghi
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l’essenziale
Tra l’ampliamento delle corsie riservate agli autobus e lo sviluppo della rete di piste ciclabili in nome di un’ecologia attiva, le auto hanno sempre meno spazio a Tolosa, ma sono ancora numerose. Il risultato è traffico soffocato e inquinamento da polveri sottili. Un paradosso che notano molti cittadini infastiditi.

È il serpente che si morde la coda. Come sviluppare quelle che oggi chiamiamo modalità di spostamento dolci e ridurre il posto dell’auto in città quando allo stesso tempo la moltiplicazione delle corsie riservate agli autobus e l’estensione della rete di piste ciclabili contribuiscono al soffocamento del traffico sulle strade? i viali di Tolosa o le rive del canale? Si tratta certamente di una quadratura del cerchio e gli esperimenti realizzati dal comune di Tolosa a Ponts-Jumeaux o a Minimes, nelle ultime settimane, hanno avuto difficoltà a convincere gli automobilisti delle virtù dell’ecologia urbana, mentre da due giorni l’inquinamento da polveri sottili ha fatto nuovamente capolino nell’area urbana con un’allerta sulla qualità dell’aria giudicata scarsa dall’agenzia Atmo Occitanie. “Sono abituato ad andare in bicicletta, ma prendo anche la macchina e la settimana scorsa ho impiegato un’ora per fare 500 metri su Boulevard Lascrosses”, si lamenta Lucien, pensionato, che sottolinea i paradossi della situazione attuale Non so se ci sia un secondo fine prima delle elezioni comunali per accontentare gli ecologisti, continua, ma mi sembra che guardiamo il problema al contrario. strozzature, potremmo affrontare la fluidificazione dei flussi automobilistici come stanno facendo altre grandi metropoli.

Niente è semplice…

E per citare il famoso sistema “Gertrude” (gestione elettronica in tempo reale dei regolamenti per l’urbanistica, i viaggi e l’ambiente) utilizzato in una trentina di città francesi tra cui Bordeaux e Montpellier e perfino a Pechino, Lisbona, Il Cairo o Algeri… “Con questo processo, i semafori rossi sono in sequenza e se la velocità viene rispettata, diventano verdi per lunghi tratti al passaggio dell’auto. Questo facilita il traffico”. A Tolosa l’idea è solo in cantiere, come ci ha confermato recentemente Maxime Boyer, il responsabile eletto dei viaggi. “Abbiamo intenzione di testare queste zone verdi sui viali principali come avviene a Barcellona. Ma, avverte, ciò sarà possibile solo sulle strade dove non sono presenti semafori pedonali su richiesta”. Insomma, la questione non è semplice. E la convivenza tra pedoni, ciclisti e automobilisti continua a destare perplessità. Nel frattempo, Lucien non è l’unico a essere infastidito dalle conseguenze di questa pianificazione urbana cosiddetta “tattica” per far coesistere tutte le modalità di trasporto, che finisce per produrre effetti contrari ai benefici desiderati. Nel settore dell’imboccatura, all’uscita della tangenziale, il municipio ha dovuto fare marcia indietro, ma ora è sulle rive del Canal du Midi, in prossimità della stazione di Matabiau, che i problemi si ripresentano. La colpa è di una pista ciclabile che, secondo molti utenti, potrebbe benissimo accontentarsi dell’attuale alzaia… Allora, soluzioni?

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