Alto 98 metri, grande quanto un edificio di circa 30 piani, il razzo New Glenn, della compagnia spaziale americana Blue Origin, è decollato con successo intorno alle 02:03 ora locale (07:03 GMT) dalla base spaziale di Cape Canaveral in Florida , nonostante le condizioni meteorologiche non ottimali.
Il volo inaugurale di questo potente razzo era atteso da anni ed è stato rinviato più volte e addirittura cancellato all’ultimo minuto lunedì scorso a causa di un problema tecnico. Se la missione andrà come previsto, New Glenn dovrebbe raggiungere l’orbita, il che sarebbe il primo per la compagnia spaziale privata fondata nel 2000. “Qualunque cosa al di sopra è un bonus“, ha già detto David Limp, CEO di Blue Origin.
Sebbene già da diversi anni l’azienda porti i turisti per qualche minuto nello spazio con il suo razzo New Shepard, non ha ancora effettuato alcun volo orbitale. Con New Glenn, molto più potente, punta a entrare nel mercato del lancio in orbita di satelliti commerciali e militari, ma anche di astronavi e astronauti.
E competere così con SpaceX, che appartiene a Elon Musk e che attualmente domina il mercato con i suoi razzi Falcon 9 e Falcon Heavy. Attualmente sta sviluppando il razzo più grande mai creato, chiamato Starship, che dovrebbe effettuare un settimo volo di prova venerdì, tempo permettendo, dopo un rinvio di mercoledì.
Nel corso di questa missione inaugurale, che dovrebbe durare sei ore, Blue Origin intende tentare di recuperare il primo stadio del suo razzo, che ha spinto il tutto. Come il Falcon 9 di SpaceX, il razzo New Glenn è parzialmente riutilizzabile, una specificità che non solo riduce i costi ma consente anche una velocità di volo più elevata.
Blue Origin è già riuscita a far atterrare il suo razzo New Shepard sulla terraferma in Texas. Ma questa volta intende provare un atterraggio controllato del primo stadio su una chiatta in mare – una manovra delicata simile a quelle effettuate da SpaceX. È “ambizioso“, ha riconosciuto l’amministratore delegato su X, “ma ci proveremo. In ogni caso, impareremo molto».
Il razzo trasporterà anche un prototipo del rimorchiatore multiuso Blue Ring, un veicolo spaziale destinato a effettuare operazioni nello spazio e spostare i satelliti nelle loro orbite finali. Le sue funzioni tecniche saranno testate durante la missione, ha affermato la società.
Se questo lancio avrà successo, nel 2025 dovrebbero seguire altri voli del New Glenn. Blue Origin ha già firmato contratti con diversi clienti, tra cui l’agenzia spaziale americana per una missione senza pilota su Marte e il governo americano per missioni di sicurezza nazionale. Dal punto di vista commerciale prevede di implementare satelliti Internet per diverse aziende.
Dovrebbe inoltre, come SpaceX con Starlink, essere responsabile del lancio dei satelliti del gruppo Amazon. Jeff Bezos ed Elon Musk, i due uomini più ricchi del mondo, sono in lotta anche nel campo dell’internet via satellite.
Par Le360 (con AFP)
16/01/2025 alle 8:00