Carlo Ancelotti si sbraita sulle critiche

Carlo Ancelotti si sbraita sulle critiche
Carlo Ancelotti si sbraita sulle critiche
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La pesante sconfitta nella finale della Supercoppa spagnola contro l’FC Barcelona (5-2) ha lasciato il segno nel Real Madrid. Completamente superato dal suo storico rivale, il club della capitale ha subito una grave delusione agli occhi della stampa spagnola ma anche dei tifosi del Real Madrid. Si tratta anche della seconda umiliazione subita contro i catalani in soli tre mesi (4-0 il 26 ottobre al Santiago-Bernabéu nella Liga). Ovviamente era previsto il primo intervento mediatico di Carlo Ancelotti dopo questa nuova sconfitta.

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L’italiano si presentò con la faccia cupa. Evidentemente non aveva molta voglia di affrontare i giornalisti, alla vigilia degli ottavi di Copa del Rey contro il Celta de Vigo. La prima risposta ha dato il tono a questa conferenza stampa. “Devo chiarire una cosa. È una conferenza stampa e non un dibattito, il dibattito lo sto facendo con lo staff tecnico e i miei giocatori. Aprire un dibattito qui non mi sembra la sede più opportuna.» risponde subito alla domanda se è un problema di attitudine o di qualità.

Ancelotti: «un giorno sei il migliore e un altro sei il più stupido»

La stessa cosa continua, visto che quasi tutto ruotava attorno a questa partita in Arabia Saudita. “Non ascolto l’ondata di critiche secondo cui un giorno sei il migliore al mondo e un altro giorno è l’esatto contrario. Ho l’equilibrio necessario che l’esperienza mi ha dato per sapere chi sono e non lasciarmi trasportare da una moda. Altrimenti un giorno sei il migliore e un altro sei il più stupido… penso di non essere il migliore ma non credo nemmeno di essere il più stupido…» ripete seccato.

Il resto dopo questo annuncio

Secondo lui, tornare rapidamente alle competizioni permette di voltare pagina e voltare pagina. “La cosa bella del calcio è che dopo una partita brutta come quella c’è l’opportunità di fare bene. Questo ti dà l’opportunità di concentrarti su ciò che devi fare e non sulle cose brutte del passato.» E non aspettatevi nemmeno che si lamenti della sua situazione di allenatore più osservato. “Sono nel posto migliore al mondo professionalmente. Questo è il posto in cui ogni allenatore vorrebbe essere un giorno. La mia posizione è la migliore al mondo.»

Pub. IL 15/01/2025 13:22
– AGGIORNAMENTO 15/01/2025 18:26

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