Si tratta dell’ultimo caso significativo e non per ultimo emblematico: tra le numerose perdite registrate dal settore musicale negli incendi che da una settimana devastano diversi quartieri di Los Angeles, il produttore rap Madlib ha annunciato il 13 gennaio la distruzione della sua casa dove conservava una quantità di apparecchiature di registrazione e soprattutto la sua impressionante collezione di dischi – uno dei più discussi e fantasticati nel mondo del rap, una fonte inestimabile per la sua musica, basata su inestricabili labirinti di campioni, e che, come lo dichiarò nel 2014 alla rivista ROTAZIONEoccupavano ben quattro stanze dove erano ammassate “più di quattro tonnellate di vinile”.
Complice storico di alcuni big del rap (MF Doom, J Dilla, Freddie Gibbs) e remixer delle produzioni dell’etichetta jazz Blue Note, Madlib, conosciuto anche con lo pseudonimo Quasimoto, è una delle tante personalità del mondo musicale colpite dagli incendi dal 7 gennaio, data in cui si sono registrati i primi focolai di incendio. Tra questi, Bob Clearmountain, riferimento XXL nella produzione musicale, che ha lavorato in particolare con David Bowie, Bruce Springsteen, i Rolling Stones e Paul McCartney, ha perso anche la sua casa e il suo studio Mix This!, situato a Pacific Palisades, uno dei quartieri più colpiti dalle fiamme. “Sono tornato a casa e in pochi minuti la situazione si è trasformata in un incubo, ha detto alla televisione ABC. C’erano sirene ovunque. Abbiamo preso quello che potevamo e ce ne siamo andati”.
Coinvolti circa 230 musicisti
Oltre a quello di Bob Clearmountain, anche altri due studi di registrazione scomparvero tra le fiamme. Quella di Greg Wells, sempre alla Pacific Palisades, un altro riferimento nella produzione e nel mixaggio, il cui curriculum spazia da Adele, Taylor Swift e Celine Dion a Dua Lipa, Burt Bacharach, Weezer, Aerosmith e Deftones. Un po’ più a ovest, a Malibu, deploriamo anche la scomparsa degli Harbour Studios fondati da Zach Brandon, dove la rapper Nicki Minaj stava lavorando al suo nuovo album e dove erano recentemente passati Doja Cat e SZA.
Un elenco a cui si aggiunge la perdita degli archivi del compositore Arnold Schönberg nonché delle case, degli studi e delle apparecchiature di registrazione di un numero vertiginoso di musicisti indipendenti. Sadie Dupuis, cantante e chitarrista del gruppo indie rock Speedy Ortiz, elenca su un foglio di calcolo dal 7 settembre i numerosi musicisti colpiti dalla tragedia e le raccolte fondi avviate dai loro cari per aiutarli. Ad oggi ne conta quasi 230, tra cui Zachary Cole Smith, cantante-chitarrista e compositore del gruppo DIIV, testa di ponte della nuova ondata shoegaze, costretto ad abbandonare la sua casa ad Altadena con la moglie e il figlio di 2 anni. ; il rapper Fat Tony, vittima degli incendi nello stesso quartiere, o i gruppi Ought e Cola.
Liberato un fondo da 1 milione di dollari
Importanti aiuti sono stati messi in atto negli ultimi giorni dall’industria musicale americana, in particolare con l’annuncio da parte della Recording Academy, che organizza i Grammy Awards, dello stanziamento di un fondo di 1 milione di dollari attraverso la sua organizzazione benefica MusiCares. Beyoncé ha anche annunciato una donazione di 2,5 milioni di dollari attraverso la sua fondazione BeyGood “vieni in aiuto delle famiglie che hanno perso la casa nel settore di Altadena/Pasadena e consenti alle chiese e ai centri comunitari di soddisfare i bisogni vitali delle vittime colpite dagli incendi”. Per la fine del mese è previsto anche un concerto di beneficenza all’Intuit Dome di Inglewood, a sud-ovest di Los Angeles. Organizzato dal magnate dell’industria musicale Irving Azoff e dalla moglie attrice Shelli Azoff, con il supporto di LiveNation e AEG Presents, l’evento chiamato FireAid è previsto per giovedì 30 gennaio. L’elenco degli artisti che parteciperanno al concerto non è stato ancora annunciato.