un anno dopo, qual è il bilancio dell’Occitania?

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Una valutazione mista. Nella sua ultima indagine, ADEME stima che nel luglio 2024, Il 40% della popolazione dispone di una soluzione per differenziare e riciclare i propri rifiuti organicirispetto al 33% dello scorso gennaio.

Un dato in aumento, anche se ancora lontano dagli obiettivi della legge AGEC. Come promemoria, i rifiuti organici includono spreco alimentare (rifiuti della tavola e della preparazione dei pasti) e rifiuti verdi (sfalcio, potatura, rami da parchi e giardini).

Se la legge impone ai cittadini l’obbligo di attuare soluzioni di raccolta differenziata dei rifiuti organici, non fissa obiettivi di prestazione da raggiungere, spiega Cécile Bussière, advocacy officer del Réseau Compost Citoyen Occitanie.

Tra le soluzioni esistenti (raccolta differenziata, porta a porta o in raccolta volontaria, oppure compostaggio locale, individuale e collettivo), il compostaggio è ancora al primo posto e continua a progredire.

Questo è il caso delle comunità rurali e miste dove la raccolta rappresenta costi significativi, ma anche delle grandi città Poitiers, Tolosa o anche Montpellier che continuano a sviluppare il compostaggio insieme ad altre soluzioni per il centro città.

I principali ostacoli individuati

Alcuni mesi fa, la Direzione Interministeriale della Trasformazione Pubblica (DITP) ha effettuato a sondaggio di quasi 400 comunità sugli ostacoli e sulle difficoltà incontrati nell’attuazione di tale cernita alla fonte.

Tra i principali ostacoli citati troviamo innanzitutto: costi (investimento, operazione), quindi “il disinteresse degli amministrati”e infine il “paura degli effetti sulla salute”.

Su quest’ultimo, “Tuttavia, sembra facile rispondere rispettando le normative e le raccomandazioni di ADEME in termini di buone pratiche”sottolinea la Rete dei Cittadini del Compost dell’Occitania.

Da parte loro, il 38% dei cittadini intervistati da ADEME ha menzionato il mancanza di informazioni sulle soluzioni di smistamento a loro disposizione. IL desiderio di una campagna di comunicazione nazionale sui temi della cernita alla fonte tornato regolarmente.

Anche tra i membri intervistati dal Réseau Compost Citoyen Occitanie (più del 90% è favorevole). Riattivato sulla questione, il Ministero della Transizione Ecologica indica che lancerà una campagna quando metà della popolazione avrà una soluzione di smistamento.

Tuttavia, ci sembra urgente attuarla, poiché uno degli ostacoli al raggiungimento degli obiettivi della legge… risiede proprio nella mancanza di comunicazione!”, deplora il Réseau Compost Citoyen Occitanie.

Leve di cambiamento del comportamento

Durante il seminario della Rete nel 2024 sono stati forniti alcuni spunti. Tra i quali, adottare un nuovo vocabolario, cambiare approccio e prospettiva sui rifiuti, adattare l’attrezzatura alla tua vita quotidianao anche stabilire delle routine.

Per accelerare la diffusione e rispondere ai vari ostacoli sopra menzionati, sono state individuate diverse soluzioni: supporto e distribuzione mezzi tecnici che consentono la cernita e il recupero, informazione e comunicazione.

A parte il formazione e sensibilizzazione agenti della comunità, funzionari eletti e rappresentanti dei cittadini nei siti (per i siti di compostaggio condivisi), semplificazione e armonizzazione sarebbero gradite istruzioni per lo smistamento.

Infine, per ancorare nuove abitudini, i membri della Rete suggeriscono leve legate al cambiamento dei comportamenti individuali e collettivi dei cittadini e invitare lo Stato a impegnarsi maggiormente con le comunità e i cittadini nel 2025.

Come ? Lanciando a grande campagna di comunicazione nazionale nel 2025, fissando obiettivi chiari per la deviazione dei rifiuti organici dai rifiuti domestici per le comunità (dirottare 39 kg/abitante nel 2026; 29 kg/abitante nel 2030 e 12,9 kg/abitante nel 2035).

Ma anche trovando nuove leve finanziarie a sostegno delle comunità(attraverso l’imposta generale sulle attività inquinanti) per subentrare al Fondo Verde il cui finanziamento sta per scadere.

La Rete offre a meccanismo di credito sul TGAP consentendo di detrarre da questo importo le spese di investimento e di gestione dei primi tre anni delle aree di miglioramento realizzate dalle comunità.

Infine, i suoi membri insistono sulla necessità di sostenere il programma di formazione per la prevenzione e la gestione locale dei rifiuti organici (PG-PROX) per disporre di personale formato e competente e creare posti di lavoro non delocalizzabili nel settore del compostaggio.

>> LEGGI ANCHE: Vicino a Tolosa: il (futuro) più grande centro di smistamento di Francia ha trovato il suo nome

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