L’epidemia di influenza si sta intensificando in tutta la Francia e il dipartimento dei Pirenei orientali non fa eccezione. Il picco dell’epidemia è previsto nei prossimi giorni. I sindacati chiedono l’attivazione del piano “Ospedale sotto pressione”.
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Visita in farmacia dopo una breve notte per questo giovane residente a Perpignan: “È successo all’improvviso ieri alle 13, attacchi di tosse, sensazione di calore, naso che cola, mal di gola. Ho passato una notte molto brutta, quindi sono venuto in farmacia per farmi controllare.”
Se per la giovane i test risultano negativi, in questa farmacia di Perpignan i pazienti sintomatici sono legioni. “Continuiamo a fare test, è abbastanza sostanziale. Siamo in piena epidemia quindi stiamo facendo i test Covid, i test influenzali, anche i test per l’angina, perché di angina ce ne sono anche tante. Tutto ciò che riguarda le patologie invernali“, spiega Julie Banet, tecnico farmaceutico.
L’influenza sta colpendo più duramente in questa stagione rispetto allo scorso anno, ma sembra equivalente a quella del 2022-2023.
“Attualmente il tasso di positività, nell’ultima settimana, dei test effettuati al pronto soccorso per persone arrivate per infezioni respiratorie, è del 20% per l’influenza. Quindi due persone su dieci che presentano sintomi polmonari hanno effettivamente l’influenza e circa quindici devono essere ricoverate in ospedale al giorno. dichiarato Hugues Aumaitre, ispecialista in malattie infettive presso l’ospedale di Perpignan.
Il picco dell’epidemia influenzale dovrebbe essere raggiunto tra una o due settimane nel Paese catalano. Il sindacato Force Ouvrière teme la saturazione del pronto soccorso e chiede l’attivazione del piano “ospedale sotto pressione”.
“Il tavolo dei pronto soccorso dell’ospedale di Perpignan è composto da 44 medici, ad oggi ne abbiamo solo 19. È molto complicato poter prendersi cura di tutti i pazienti che si presentano“, sostiene François Sanchez, rappresentante della Force Ouvrière all’ospedale di Perpignan.
Le autorità sanitarie raccomandano la ripresa dei gesti barriera e della vaccinazione, ancora possibili fino alla fine del mese.
