Alla fine, François Bayrou resta fedele alla sua idea iniziale. Durante la sua dichiarazione di politica generale, resa martedì 14 gennaio all’Assemblea nazionale, il Primo Ministro ha annunciato di voler riprendere la controversa riforma delle pensioni senza sospenderla. Sebbene recentemente fosse emersa l’ipotesi di sospendere la legge del 14 aprile 2023, questo scenario è stato abbandonato.
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L’inquilino di Matignon, però, vuole che il testo venga rielaborato dalle parti sociali – cosa che aveva già detto, poco dopo la sua nomina, il 13 dicembre 2024. Dà loro tre mesi per raggiungere un compromesso, in caso contrario le regole attuali le condizioni continueranno ad applicarsi. Date le differenze tra i protagonisti e le condizioni poste dal capo del governo, l’esito dell’esercizio appare molto incerto.
A dimostrazione dell’importanza che attribuisce a questo tema, il signor Bayrou vi ha dedicato otto minuti nel suo intervento, che è durato un’ora e venticinque minuti. “La prima urgenza è rispondere alla questione delle pensioni, quali (…) continua ad affliggere il nostro Paese”ha detto, riferendosi alla legge del 14 aprile 2023, che ha spostato l’età legale di partenza a 64 anni. Il Primo Ministro è d’accordo nel rinviare l’argomento “in costruzione, (…) senza alcun totem e senza alcun tabù”. In altre parole, anche la misura dei 64 anni, denunciata dai sindacati, dalla sinistra, dall’estrema destra, da alcuni eletti centristi e da gran parte della popolazione, può essere rivista.
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