Dopo un 2023 segnato da un mercato immobiliare fiacco, il 2024 porta finalmente la sua dose di chiarezza. La concomitanza di due fattori chiave dà ossigeno al settore: la riduzione dei tassi di interesse e il riaggiustamento dei prezzi.
Tassi di prestito immobiliare, ora stabilito al 3,45% in media su 20 anni rispetto al 4,20% l’anno scorso, secondo i nostri dati, ha consentito a nuovi acquirenti di accedere alla proprietà. Questo miglioramento si traduce, secondo la rete Laforêt, in un aumento delle transazioni del 7% su tutto il territorio, con picchi notevoli in alcune regioni.
Tassi debitori rilevati il 15/01/2025
Un calo generale dei prezzi
L’anno 2024 è stato caratterizzato da un calo generale dei prezzi degli immobili vecchi, anche se il calo è stato meno marcato rispetto al 2023. Secondo i dati del barometro aziendale Bien’Ici – BFM, questa tendenza può essere spiegata con il calo dei tassi di interesse, favorire l’accesso al credito.
Nella maggior parte delle grandi città, i prezzi mostrano un calo significativo. Strasburgo ha registrato un calo record del 5,2%, seguita da Grenoble, Nantes e Rennes (-4,8%). A Lione, Montpellier e Marsiglia i cali variano tra -2,8% e -3,8%. Fanno invece eccezione Parigi (+2%) e Nizza (+0,7%) con prezzi in leggero aumento, a causa delle dinamiche specifiche di questi mercati.
Nelle città di medie dimensioni, appaiono le disparità. Reims ha registrato un notevole calo del 6,4%, mentre Dunkerque e Calais hanno registrato forti aumenti, rispettivamente del 7,4% e del 12,6%. Queste variazioni riflettono le dinamiche locali in cui la domanda rimane determinante.
Una ripresa delle vendite a piccoli passi
Il calo dei prezzi, unito a condizioni di finanziamento più favorevoli, hanno contribuito a una ripresa dell’attività nel mercato immobiliare. Sempre secondo Laforêt, il numero delle transazioni è aumentato in media del 7%.con aumenti più marcati a Parigi (+11%) e in alcune grandi città (+5% nelle regioni).
Tuttavia, questa ripresa rimane misurata. Chi acquista per la prima volta continua a incontrare difficoltà, soprattutto nell’allestimento un contributo personale. Questi ultimi rappresentano oggi solo il 31% degli acquirenti. Inoltre, le incertezze economiche e politiche stanno ostacolando una ripresa sostenibile, nonostante gli sforzi della Banca Centrale Europea per ridurre i tassi.
I venditori sembrano tuttavia adattarsi a questo contesto. Le trattative, una volta rare, stanno ormai diventando uno standard per la finalizzazione delle transazioni. Questa flessibilità dei prezzi potrebbe favorire un graduale ritorno all’equilibrio del mercato.
Inquilini ancora sotto pressione
Mentre gli acquirenti beneficiano del miglioramento delle condizioni di mercato, gli inquilini si trovano ad affrontare una realtà più difficile. In due terzi delle città studiate, gli affitti sono aumentaticon aumenti che raggiungono l’11% ad Angers e Marsiglia. Anche il resto della costa è interessato, con aumenti notevoli a Tolone (+7,5%) e Nizza (+6%).
Al contrario, si distinguono alcune rare eccezioni, come Parigi, dove gli affitti sono diminuiti del 4,2%, e Calais, che ha registrato il calo maggiore (-11%). Tuttavia, questi cali occasionali non compensano la tendenza generale al rialzoche aumenta il peso sugli inquilini.
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