Quest’anno, eccezionalmente, sono stati quattro a ricevere il trofeo “Isséen d’Or”, destinato a premiare coloro che contribuiscono a far risplendere la nostra Città. “Come potete immaginare la scelta è stata difficile perché la nostra città è ricca di talenti che si esprimono e di figure che si realizzano con fatica e lavoro” ha precisato André Santini nell’introduzione alla cerimonia. Ma c’era una scelta ed è stato Michel Quinton, direttore del Lycée La Salle Saint Nicolas, a essere il primo ad essere invitato sul palco.
“Attraverso te, abbiamo voluto distinguere un uomo profondamente umano, intelligente, altruista e straordinariamente coinvolto nella vita locale, esprimere André Santini. Ancor di più, vorrei salutare la vostra azione a favore della nascita, a Issy, di un centro di eccellenza destinato alla formazione dei giovani nelle professioni digitali, con due partner essenziali: l’ISEP, la prestigiosa scuola di ingegneri dell’Istituto Cattolico di Parigi con sede a Issy da più di dieci anni, e la Compagnia dei Sacerdoti di Saint-Sulpice, il cui Seminario è uno dei gioielli della nostra Città. Insieme, sommando le vostre forze, farete del futuro di Issy un orizzonte attraente e desiderabile. »
Per gli altri vincitori sono state le notizie sportive a guidare la scelta. In effetti, i Giochi Olimpici e Paralimpici di Parigi 2024, ai quali hanno partecipato numerosi atleti dell’Issea, hanno portato alla Città la sua parte di medaglie. E per tutti gli ori, tutti gli onori, il primo a presentarsi al microfono davanti a 2000 ammiratori è stato Gaël Rivière. Membro della squadra francese del Cécifoot, campione paralimpico che ha emozionato milioni di francesi davanti alla televisione nella finale, il giovane, anche lui avvocato d’affari presso il prestigioso studio Bredin Prat e recentissimo presidente della Federazione francese Handisport, è comunque rimasto umile e commovente: “Questa ricompensa è soprattutto collettiva. Innanzitutto perché è il risultato di una prestazione di squadra ma anche resa possibile da tutti coloro che hanno contribuito a questo successo. Ovviamente penso all’Educazione Nazionale, alla scuola della Repubblica, che sa ancora fare avvocato del figlio di un operaio, al nostro tessuto associativo che sa fare un giovane cieco che gioca a calcio un campione. Paralimpico, e ovviamente ai genitori nonostante situazioni modeste che ancora a volte sanno trasmettere valori di impegno, determinazione e affetto, che mettono in prospettiva tutte le soddisfazioni anche se prestigiose. Per questo, per mettermi in regola con un destino generoso, ho scelto di impegnarmi nella Federazione Francese di Handisport perché queste Olimpiadi hanno dimostrato che lo sport può essere un’arma di inclusione di massa. » Applausi scroscianti!
Altri medagliati, questa volta di bronzo, due fiorettisti dei Mousquetaires d’Issy: il già noto Maxime Pauty (31 anni), capo quartiermastro del 2° reggimento di fanteria della Guardia repubblicana, una delle nostre quattro unità militari figliocce, e già medaglia d’oro quattro anni fa, e Maximilien Chastanet (28 anni) che ha scoperto per la prima volta questi Giochi Olimpici. Incoraggiato da questa prestazione olimpica, Maximilien Chastanet è diventato campione francese di Fleuret lo scorso dicembre e il primo schermidore francese ad aver vinto il titolo nazionale in tutte le classi di età.
Per concludere questa cerimonia che ha trasmesso magnificamente i valori della collettività attraverso queste distinzioni individuali, Maxime Pauty ha lanciato un messaggio di speranza all’assemblea: “Stai guardando persone che vengono ricompensate per il successo, ma le persone che hanno successo sono spesso quelle che hanno fallito di più nella loro vita. Quindi ti auguro un felice anno nuovo e non esitare a correre dei rischi, a credere nei tuoi sogni e a fallire, a fallire, ad avere finalmente successo. »
La serata si è poi conclusa all’insegna del gourmet con la degustazione dei pancakes dei nostri fedeli panifici tra cui quelli dell’“Isséenne d’Or 2023”, la due volte campionessa mondiale di pasticceria Nina Métayer.