Mentre l’OM è stato eliminato dal Lille agli ottavi della Coupe de France, martedì sera al Vélodrome (1-1, 3 tab 4), l’allenatore del Marsiglia Roberto De Zerbi ha sottolineato nel post partita il comportamento del presidente del Lille Olivier Létang .
Folla ai bordi del prato, qualche sfogo verbale e un rosso, per Medhi Benatia. Piuttosto attraente nei contenuti, l’incontro della Coupe de France tra OM e Lille, questo martedì sera al Vélodrome, è stato segnato da un momento di tensione, tra il pareggio di Luis Henrique alla fine dei tempi di recupero e l’inizio dei calci di rigore, vinti di Losc.
Una sequenza che ha portato quindi all’esclusione del ds dell’OM Calcio, particolarmente turbato dopo l’eliminazione del Marsiglia. “Stasera, quello che ho appena vissuto è grave. Segnamo, vado dal quarto arbitro (Jérémy Stinat) per dirgli che c’era un rigore (su Rowe). Di sfuggita scendo dal mio pullman che sta discutendo con Olivier Létang. C’è molta gente a quell’ora, vengono una quindicina di persone da 50 metri di distanza, lui viene lì e “bam” torno a trovarlo. quarto arbitro che mi dice che l’ho minacciato con il dito”, si è lamentato Benatia, parlando a beIN Sports.
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“Dovrai spiegarmi perché il presidente del Lille viene a parlare con il quarto arbitro”
Poche decine di minuti dopo, il suo allenatore Roberto De Zerbi lo ha seguito. Non per denunciare l’arbitrato, ma per denunciare il comportamento di Olivier Létang, all’origine, secondo lui, di questa confusione.
“Dovrai spiegarmi perché il presidente del Lille viene a bordo campo, per parlare con il quarto arbitro”, ha chiesto il tecnico italiano in conferenza stampa. “È la seconda volta che lo fa, era già così in campionato. Il presidente del Lille ha iniziato a parlare con il quarto arbitro in casa, nel nostro stadio. Potrebbe essere il Presidente della Repubblica, se deve restare in tribuna, resta in tribuna (…) Non ho mai visto Pablo Longoria scendere a bordo campo per parlare con l’arbitro. Se nessuno gli dice niente, non vado. disturbami.”
“Deluso” dal risultato ma “orgoglioso” dei suoi ragazzi che hanno fatto “una grande partita”, De Zerbi non ha voluto affatto nascondersi dietro questa sequenza per giustificare la battuta d’arresto. Ma, prima di lasciare la sala stampa, faceva ancora fatica a digerire. “Ci sono un sacco di cose strane, che faccio fatica a capire”, ha detto ancora. “In 30 anni di calcio non mi è mai capitato di vedere il presidente di un club scendere in campo per parlare con il corpo arbitrale. E’ una cosa che mi preoccupa un po’. Poi avremmo dovuto vincere sul campo”.