Nei prossimi giorni o settimane è previsto un incontro tra Donald Trump e Vladimir Putin e non è realistico voler espellere i soldati russi nemmeno dalla più piccola parte del territorio ucraino, ha affermato uno dei principali consiglieri del neoeletto presidente degli Stati Uniti.
Donald Trump, che entrerà ufficialmente in carica il 20 gennaio, si presenta come un maestro del negoziato e si è impegnato a porre fine rapidamente alla guerra in Ucraina, senza però specificare le modalità per riuscirci.
Mike Waltz, membro del Congresso degli Stati Uniti e futuro consigliere per la sicurezza nazionale di Donald Trump, ha detto domenica alla ABC che la guerra era diventata un “tritacarne di persone e risorse” in stile Prima Guerra Mondiale, con “conseguenze della Terza Guerra Mondiale”. “Tutti sanno che tutto questo, in un modo o nell’altro, dovrà finire attraverso la diplomazia”, ha detto. Mike Waltz è un caro amico di Donald Trump che ha prestato servizio anche nella Guardia Nazionale come colonnello. “Non penso che sia realistico affermare che espelleremo tutti i russi da ogni centimetro del territorio ucraino, anche dalla Crimea. Il presidente Trump ha riconosciuto questa realtà e penso che il fatto che il mondo intero riconosca questa realtà sia un enorme passo avanti. Ora andiamo avanti”, ha detto anche Mike Waltz.
“Una chiamata almeno nei giorni e nelle settimane a venire”
Alla domanda sui contatti tra Donald Trump e il presidente russo Vladimir Putin, Mike Waltz ha dichiarato: “Mi aspetto una chiamata, almeno nei prossimi giorni e settimane. Quindi sarebbe un passo avanti e poi vedremo”.
L’invasione russa dell’Ucraina nel febbraio 2022 ha ucciso decine di migliaia di persone, ha provocato milioni di sfollati e ha portato alla più grave rottura delle relazioni tra Mosca e l’Occidente dai tempi della crisi missilistica cubana. nel 1962. Le autorità americane vedono la Russia come un’autocrazia e una minaccia, accusando il regime russo di interferire nelle elezioni americane, di imprigionare cittadini americani con false accuse e di condurre campagne di sabotaggio contro gli alleati degli Stati Uniti.
I funzionari russi, da parte loro, affermano che gli Stati Uniti sono una potenza in declino che ha ripetutamente ignorato gli interessi della Russia dopo la disgregazione dell’Unione Sovietica nel 1991. Accusano inoltre Washington di seminare discordia in Russia cercando di dividere la società russa e servire gli interessi degli Stati Uniti.
Belgio