Quando Paris Match ha incontrato il fotografo Olivier Toscani

Quando Paris Match ha incontrato il fotografo Olivier Toscani
Quando Paris Match ha incontrato il fotografo Olivier Toscani
-

Immagini forti per combattimenti altrettanto potenti. Da più di 50 anni Oliviero Toscani utilizza la fotografia per stimolare la riflessione, sia nel campo della cronaca che della pubblicità. Alcune delle sue campagne, in particolare per Benetton, sono rimaste impresse nell’immaginazione: il bacio di una suora e di un prete, cuori umani o ritratti di bambini per denunciare il razzismo, immagini toccanti di condannati a morte… Più di vent’anni dopo queste serie che scosse il mondo in quel momento, Oliviero Toscani ha un solo rammarico: “avrei potuto fare meglio”. “Avrei dovuto andare oltre, avere più coraggio, non ascoltare le critiche quando le ascoltavo, quando ero obbligato ad ascoltarle”, dice in occasione dell’uscita del suo libro “Oliviero Toscani: Più di cinquanta Anni di magnifici fallimenti”, divenuto in francese “Più di 50 anni di provocazioni”. Una traduzione che non si addice al francofono, che denuncia la connotazione negativa del termine: “’Provocazione’, non è una parola negativa, è molto importante, dobbiamo credere nella provocazione. La provocazione è la base della cultura. Senza di essa non esisterebbe l’arte”.

Nelle sue campagne pubblicitarie come nelle sue fotografie in generale, Oliviero Toscani è stato un pioniere: “Parlavo di AIDS, di razzismo, in tempi in cui non se ne parlava, soprattutto nel mondo della moda. Le persone morivano come mosche e noi…

Maggiori informazioni su ParisMatch

Belgio

-

PREV La Guardia Nazionale intensifica i sequestri per combattere il mercato nero – Réalités Magazine
NEXT Fino a 25 anni di carcere per omicidio come ritorsione per furto