L’ex presidente dell’Rassemble nazionale ritiene che sia “inevitabile che ci siano argomenti che diano origine a controversie” in 80 anni di vita politica, considerando però che è “un peccato” che Jean-Marie Le Pen “sia rimasto intrappolato in queste provocazioni.
Marine Le Pen ha spiegato che “non si perdonerà mai” la decisione di escludere suo padre, Jean-Marie Le Pen, dal Fronte Nazionale (ex-RN) nel 2015, in un’intervista pubblicata domenica sera sul sito del Journal du Dimanche .
“Non mi perdonerò mai questa decisione, perché so che gli ha causato un dolore immenso”, ha spiegato chi gli è succeduto alla guida del partito di estrema destra nel 2011.
Quattro anni dopo, il finalista delle elezioni presidenziali del 2002 stimò che “l’occupazione tedesca non era stata particolarmente disumana” e promise al cantante Patrick Bruel un “lotto”: Marine Le Pen, presidente della RN, decise allora di escluderlo dalla lista. partito, togliendogli il titolo di “presidente onorario”.
“Prendere questa decisione è stata una delle più difficili della mia vita. E fino alla fine della mia vita mi porrò sempre la domanda: ‘avrei potuto fare diversamente?'”, sostiene il tre volte candidato all’Eliseo, sconfitto.
“Inevitabile” avere argomenti controversi
Per quanto riguarda le convinzioni di Jean-Marie Le Pen, che ha definito la Shoah “un dettaglio” della Storia, il capo dei deputati della RN all’Assemblea ritiene che “è un po’ ingiusto giudicarlo unicamente alla luce di questi controversie.
“In 80 anni (di vita politica), a meno che non si sia una sorta di Sarkozy o di un ectoplasma socialista, è inevitabile avere argomenti che danno origine a controversie”, osserva, considerando però che è “un peccato” che Jean-Marie Le Pen “si è lasciato prendere da queste provocazioni”.
“Il problema è che ha ricominciato”, si lamenta ancora.
Morte di Jean-Marie Le Pen: l’uomo che non voleva (veramente) il potere
“Piacevolmente sorpreso” dalle reazioni politiche
La morte di Jean-Marie Le Pen è stata annunciata martedì in un comunicato stampa firmato “Famille Le Pen”. Ma Marine Le Pen, che si trovava su un aereo che la riportava da Mayotte alla Francia continentale, lo ha saputo solo dopo, durante uno scalo a Nairobi.
“All’epoca non ci credevo. Poi, in coscienza, sapendo che aveva una salute molto fragile, ho chiamato mia sorella per sapere cosa stava succedendo. Ed è stata lei a insegnarmelo”, racconta il deputato del Pas-de-Calais.
Marine Le Pen sottolinea ancora di “non pensare” che la classe politica fosse “capace” di rendere omaggio a suo padre, dicendosi “piacevolmente sorpresa”.
Ma per quanto riguarda il comunicato stampa di Emmanuel Macron, secondo cui “la Storia giudicherà” Jean-Marie Le Pen, colui che ha perso due volte al secondo turno delle elezioni presidenziali prevede che il “giudizio della Storia” sarà molto più duro sulla testa di Stato e “ricorderà di non aver visto nulla e, soprattutto, di non aver fatto nulla”.