Tre persone sono morte nelle piogge torrenziali che hanno devastato il nord del Madagascar, portate dal ciclone Dikeledi che ha colpito questa regione dell’Oceano Indiano, ha annunciato domenica l’Ufficio nazionale per la gestione dei rischi e dei disastri (BNGRC).
Sono state colpite anche almeno 920 persone, soprattutto nel distretto di Vohémar, noto per la produzione di vaniglia, dove il ciclone si è abbattuto sabato sera, ha riferito la BNGRC durante una conferenza stampa.
“Sul bilancio delle persone, ci sono innanzitutto tre morti registrati finora dalla BNGRC, cioè già ufficializzati”, ha affermato il generale Elack Olivier (DG della BNGRC).
Il ciclone ha rallentato dopo essere atterrato sabato sera presto, ma i suoi venti violenti hanno causato danni significativi sull’isola povera, dove le case sono spesso fragili.
I meteorologi continuano a monitorare attentamente la sua traiettoria e non è ancora del tutto escluso lo scenario di un ritorno del ciclone a colpire il sud dell’isola, hanno avvertito.
Il ciclone si è abbattuto intorno alle 16:30 GMT sulla costa nord-orientale del Madagascar, a nord del distretto di Vohémar, secondo i servizi meteorologici malgasci, con venti medi stimati a 130 km/h e raffiche fino a 180 km vicino al centro.
