Elon Musk attacca nuovamente l’ex commissario europeo Thierry Breton

Elon Musk attacca nuovamente l’ex commissario europeo Thierry Breton
Elon Musk attacca nuovamente l’ex commissario europeo Thierry Breton
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Vicino al presidente eletto americano Donald Trump, Elon Musk critica regolarmente le normative europee in campo digitale, accusando Bruxelles di censura.

Sabato 11 gennaio Elon Musk ha descritto l’ex commissario europeo per il digitale, il francese Thierry Breton, come un “tiranno dell’Europa” in un nuovo teso scambio online tra i due uomini legato al sostegno del miliardario all’estrema destra tedesca.

Alla fine di dicembre, in un messaggio sulla piattaforma X di sua proprietà, Musk stimava che “solo l’AfD può salvare la Germania”. Il commento ha suscitato scalpore in Europa. Breton ha poi descritto l’osservazione come “ingerenza straniera”.

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“Amico, l”interferenza straniera’ americana è l’unica ragione per cui oggi non parli tedesco o russo”, ribatté Elon Musk, alludendo allo sbarco americano in Francia durante la seconda guerra mondiale.

“Sorprendente assurdità”

La disputa è stata riaccesa questa settimana in seguito ad un’intervista con Breton sul canale BFMTV/RMC, in cui ha dichiarato: “Manteniamo la calma e facciamo rispettare le nostre leggi in Europa quando rischiano di essere violate. ‘essere aggirate (…) Lo abbiamo fatto in Romania e ovviamente dovrà essere fatto se sarà necessario in Germania.

Sabato, Elon Musk ha risposto a X evocando “la sorprendente assurdità di Thierry Breton come tiranno d’Europa”.

Vicino al presidente eletto americano Donald Trump, che tornerà alla Casa Bianca il 20 gennaio, Musk critica regolarmente le normative europee in campo digitale, accusando Bruxelles di censura. Mark Zuckerberg, il boss di Meta, si è allineato a questa posizione.

In risposta al messaggio di Elon Musk, Breton ha anche scritto sulla sua permanenza nell’UE.

La rete X è stata formalmente incriminata a luglio per diversi presunti reati. Per ciascuno di essi, e in caso di mancato rispetto, la Commissione potrebbe infliggere a Elon Musk una multa fino al 6% del fatturato globale annuo di tutte le società da lui controllate, ovvero diversi miliardi di dollari.

La Commissione europea ha annunciato a dicembre l’apertura di un’indagine contro il social network di origine cinese TikTok, accusato di non aver adempiuto ai propri obblighi e ha aperto la porta a una possibile manipolazione russa nelle elezioni presidenziali annullate in Romania dalla Corte costituzionale.

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