Il giornalista gastronomico Jean-Luc Petitrenaud, presentatore dei programmi televisivi “Carte poste gourmande” e “Les escapades de Petitrenaud”, è morto questo venerdì a Parigi all’età di 74 anni, hanno annunciato i suoi figli.
Amante della gastronomia, di cui parlava con poesia ed emozione durante le sue trasmissioni, questa figura familiare del piccolo schermo è morta “circondata dai suoi cari”, hanno dichiarato i suoi figli Louise e Antonin Petitrenaud, che “ringraziano le persone che lo hanno amato” . amato così tanto in questi anni.
Sempre in costume
La morte di Jean-Luc Petitrenaud arriva tre settimane dopo quella di Maïté, altro pilastro della cucina televisiva, all’età di 86 anni.
Capelli argentati, occhiali piccoli e abiti eleganti, Jean-Luc Petitrenaud ha presentato lo spettacolo “Carte poste gourmande” sulla televisione pubblica France 5 dal 2000 al 2006, poi “Les escapades de Petitrenaud” dal 2006.
Il critico gastronomico ha deciso di abbandonare la presentazione nel 2017, dicendosi stanco. “È stata una forma di stanchezza, è per ragioni molto personali”, ha spiegato allo spettacolo C8 “L’Instant De Luxe” nel 2019.
“Tre volte il nulla e il paradiso apre le sue porte”
Alla radio, ha presentato in particolare “Le bistrot du Dimanche” su Europe 1 dal 1998 al 2014. A cavallo tra gli anni ’90 e 2000, ha scritto anche recensioni gastronomiche su L’Express.
Originario di Clermont-Ferrand, Jean-Luc Petitrenaud aveva studiato in gioventù come costruttore di caldaie, era stato educatore specializzato e aveva preso lezioni come clown alla scuola di circo di Annie Fratellini. Si dedicò poi alla cucina, sulla quale pubblicò numerosi libri.
“Scatenati in cucina, osservavamo con complicità il cerchio delle pentole che disegnavano i contorni della cena”, scriveva nel suo libro di ricordi “Bienvenue chez moi” nel 2016. “Domenica sera, finivamo il riso grasso che aveva condito il roast beef all’ora di pranzo. Ah! questo riso croccante, abbagliato dal burro, che canta in bocca! », ha continuato, salutando «la fantasia delle massaie di quest’epoca» come sua nonna Louise: «Tre volte niente e il paradiso apre le sue porte».