Nel Donbass, lo stato maggiore ucraino al capezzale della 155a brigata “Anne de Kyiv”, addestrata in Francia – Libération

Nel Donbass, lo stato maggiore ucraino al capezzale della 155a brigata “Anne de Kyiv”, addestrata in Francia – Libération
Nel Donbass, lo stato maggiore ucraino al capezzale della 155a brigata “Anne de Kyiv”, addestrata in Francia – Libération
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Dobbiamo salvare la soldatessa Anna di Kiev. Potrebbe essere questo il titolo del film proiettato in questi giorni sulla 155esima brigata ucraina, addestrata ed equipaggiata dall’esercito francese. Il 31 dicembre il giornalista della difesa Yuriy Butusov ha pubblicato informazioni sull’ “carenze organizzative” e la mancanza di attrezzature per droni che ha portato al ritiro temporaneo dei soldati. Se la leadership ucraina ha impiegato un po’ di tempo per rendersi conto dei rischi reputazionali che la vicenda rappresentava in Francia, Kiev e Parigi stanno ancora discutendo sulla formazione di una seconda brigata. Ovviamente, la presidenza e l’esercito ucraino hanno capito che era impossibile lasciare affondare questa truppa simbolica.

Volodymyr Zelenskyj si sarebbe fatto carico personalmente della questione, nel corso di a articolo, una riunione del comando militare supremo. Risultato: lunedì 6 gennaio, nei sotterranei dell’amministrazione locale di una cittadina dell’Ucraina orientale, tenuti segreti per ragioni di sicurezza, il fior fiore degli ufficiali delle comunicazioni dello stato maggiore appoggia il colonnello Taras Maksymov, nominato a dicembre a capo del 155° , in sostituzione del colonnello Dmytro Ryumshin, ufficiale di fama, ma incapace in pochi giorni di dare sostanza alla “un’unità fatta di cianfrusaglie, che ha integrato migliaia di individui, molti dei quali provenivano letteralmente dalla strada e senza motivazione”, Selon Yuriy Butusov.

Uscite dell’unità non autorizzate

Terrazza Maksymo

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