Giornalista italiano detenuto in Iran rilasciato dopo tre settimane di prigionia

Giornalista italiano detenuto in Iran rilasciato dopo tre settimane di prigionia
Giornalista italiano detenuto in Iran rilasciato dopo tre settimane di prigionia
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Il primo ministro italiano Giorgia Meloni ha annunciato mercoledì il rilascio della giornalista Cecilia Sala, detenuta in Iran da più di tre settimane. “Grazie ad un intenso lavoro nei canali diplomatici e di intelligence, Sala è stato rilasciato”, ha detto la Meloni, che ha informato personalmente telefonicamente i genitori del giornalista.

Sala, che lavorava per il quotidiano “Il Foglio”, era in missione in Iran quando è stata arrestata. La scorsa settimana, il quotidiano “Iran International” aveva rivelato che Teheran aveva inviato un messaggio a Roma, condizionando il rilascio del giornalista a quello di Mohammad Abdini, un cittadino iraniano di 38 anni detenuto dalle autorità italiane.

Abdini è stato arrestato a Milano con l’accusa americana di aver fornito alle Guardie della Rivoluzione gli strumenti tecnologici che avrebbero consentito l’uccisione di tre soldati americani in Giordania lo scorso gennaio.

Dopo l’arresto di Sala, il quotidiano “Il Foglio” ha pubblicato un comunicato in cui si afferma che “il giornalismo non è un reato”. La madre di Cecilia aveva incontrato il Primo Ministro italiano, confidandole che raramente riusciva a comunicare con la figlia. Durante una delle loro conversazioni, lei gli ha chiesto quali fossero le condizioni della sua detenzione, compreso se avesse un cuscino pulito su cui appoggiare la testa durante la notte. La risposta di Sala è stata semplice: “Mamma, non ho un cuscino”.

“Vorrei esprimere la mia gratitudine a tutti coloro che hanno contribuito al suo ritorno e gli hanno permesso di abbracciare ancora una volta la sua famiglia e i suoi colleghi”, ha aggiunto Meloni nella sua dichiarazione. Le circostanze esatte del rilascio del giornalista non sono state specificate dalle autorità italiane.

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