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Il colosso britannico degli idrocarburi Shell ha avvertito mercoledì che i risultati del quarto trimestre 2024, che saranno pubblicati alla fine del mese, saranno penalizzati dal calo dei volumi e del fatturato da un trimestre all’altro nella sua divisione. gas.
I risultati di questo segmento di attività “dovrebbero essere significativamente inferiori a quelli del terzo trimestre del 2024” a causa “della scadenza dei contratti di copertura dei rischi”, avverte il gruppo in un comunicato stampa, anticipando anche una riduzione dei volumi di produzione.
La pubblicazione degli utili di Shell per il quarto trimestre e per l’intero 2024 è prevista per il 30 gennaio.
Mercoledì, poco dopo l’apertura della Borsa di Londra, le azioni del gruppo sono scese dello 0,97% a 2.591,50 pence.
Shell aveva pubblicato a fine ottobre un netto calo dell’utile netto nel terzo trimestre del 2024, a 4,3 miliardi di dollari, rispetto ai 7 miliardi dello stesso periodo del 2023, influenzato in particolare dal calo dei margini di raffinazione e del prezzo del petrolio.
Ma le difficoltà del trimestre sono state in parte compensate, tra l’altro, dall’aumento dei volumi di attività nel settore del gas.
Il prezzo del gas europeo è aumentato alla fine del 2024. Il 31 dicembre ha superato la soglia dei 50 euro per megawattora – la prima dopo più di un anno -, spinto in particolare dalla scadenza dell’accordo sul transito del gas russo gas attraverso l’Ucraina, prima di scendere un po’.
Diversi azionisti di Shell, tra cui fondi pensione britannici, hanno annunciato martedì la presentazione di una risoluzione in cui si chiede alla società di “giustificare i presupposti su cui si basa la sua strategia di crescita” per il gas naturale liquefatto (GNL) e “di spiegare come questa sia coerente con (i suoi) impegni sul clima”.
Negli ultimi mesi la Shell ha fatto marcia indietro, come la BP, su alcuni obiettivi climatici, per concentrarsi nuovamente sugli idrocarburi e aumentare i propri profitti, con grande sgomento degli attivisti ambientali. Il mese scorso ha annunciato nuovamente che non avrebbe più sviluppato nuovi progetti eolici offshore.