Un microreattore Westinghouse alimenterà le stazioni lunari della NASA

Un microreattore Westinghouse alimenterà le stazioni lunari della NASA
Un microreattore Westinghouse alimenterà le stazioni lunari della NASA
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L’esplorazione spaziale richiede fonti energetiche affidabili e sostenibili per supportare le missioni sulla Luna e oltre. La ricerca di soluzioni energetiche adeguate solleva interrogativi sulla fattibilità e sull’efficacia delle nuove tecnologie. Ecco come si posiziona Westinghouse in questa avventura scientifica.

Lo ha annunciato la Westinghouse Electric Company NASAin collaborazione con il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti (DOE), l’ha selezionata per proseguire lo sviluppo di un microreattore spaziale nell’ambito del progetto Potenza superficiale di fissione (FSP). Questo progetto si concentra sulla progettazione di piccoli reattori nucleari a fissione in grado di fornire energia elettrica affidabile agli astronauti sulla Luna e oltre. Il contratto, assegnato dall’Idaho National Laboratory (INL), si basa sul lavoro di progettazione completato da Westinghouse durante la Fase 1. L’obiettivo è ottimizzare i contributi di Westinghouse ai sistemi FSP e alla loro configurazione e iniziare a testare elementi tecnologici critici.

Quali obiettivi per quali ambizioni

I continui progressi nel progetto FSP potrebbero consentire alla NASA di raggiungere il suo obiettivo di dimostrazione lunare entro i prossimi dieci anni. Richard Rademacher, presidente dei servizi governativi di Westinghouse, ha dichiarato: “Westinghouse apprezza l’opportunità di continuare a dimostrare la propria leadership nella progettazione di microreattori per missioni di esplorazione spaziale e lunare.“Questo annuncio riflette la loro stretta collaborazione con la NASA e i progressi compiuti nel programma FSP che consentirà una capacità strategica per la missione Artemis. “Non vediamo l’ora di testare e dimostrare la nostra tecnologia proprietaria di microreattori nei prossimi anni nell’ambito di questa importante iniziativa della NASA,“ha aggiunto.

Il programma FSP della NASA espande gli sforzi del progetto Kilopower, volto a sviluppare tecnologie di energia a fissione nucleare a prezzi accessibili per soggiorni prolungati sulle superfici planetarie. Attualmente, la NASA sta lavorando con il DOE per progettare un sistema energetico a fissione in grado di fornire fino a 40 kilowatt di energia, sufficienti per alimentare 30 case per 10 anni. Una futura dimostrazione lunare porrà le basi per operazioni sostenibili e campi base sulla Luna e su Marte.

Tecnologia eVinci per applicazioni spaziali

Westinghouse sfrutta il suo eVinci tecnologia dei microreattori per sviluppare un sistema di propulsione e energia elettrica nucleare robusto ed efficiente in termini di massa per satelliti, veicoli spaziali e applicazioni energetiche su superfici planetarie. Basandosi su decenni di innovazione Westinghouse, l’energia viene fornita in modo sicuro e su larga scala laddove è necessaria per una varietà di applicazioni.

Il microreattore eVinci genera elettricità e calore affidabili per comunità remote, università, operazioni minerarie, centri industriali, data center, installazioni di difesa e presto la superficie lunare. Questi microreattori resilienti, con pochissime parti mobili, offrono versatilità per diversi tipi di missioni riducendo i punti di guasto, semplificando il funzionamento e aumentando l’affidabilità nel difficile ambiente dello spazio.

Didascalia dell’illustrazione: un microreattore sulla Luna accompagnato da 3 astronauti

CP/Westinghouse

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