Goldman crede sempre meno al rialzo dell’Oro e abbandona l’obiettivo 2025 Da Investing.com

Goldman crede sempre meno al rialzo dell’Oro e abbandona l’obiettivo 2025 Da Investing.com
Goldman crede sempre meno al rialzo dell’Oro e abbandona l’obiettivo 2025 Da Investing.com
-

Investing.com – L’oro sta avendo un inizio d’anno tranquillo finora, con il metallo giallo che mostra una bassa volatilità intorno a 2.660 dollari l’oncia, una buona distanza dal massimo storico di ottobre di 2.801 dollari.

L’oro, infatti, soffre del calo delle aspettative di un taglio dei tassi da parte della Fed. E questa situazione sta iniziando a incoraggiare gli analisti a rivedere le loro previsioni riguardo alle previsioni rialziste per il 2025 per il metallo prezioso.

È il caso in particolare di Ceuyx di Goldman Sachs (NYSE:), che ha dichiarato in una nota pubblicata questa settimana che le previsioni rialziste in merito sembrano non essere più rilevanti quest’anno, in un contesto di incertezza sui nuovi tagli dei tassi.

In questo contesto, la banca d’investimento ha abbassato il suo obiettivo di prezzo di fine anno a 2.910 dollari l’oncia e ha esteso il suo obiettivo di 3.000 dollari l’oncia dalla fine dell’anno alla metà del 2026, citando un ritmo più lento di tagli dei tassi quest’anno rispetto al passato. previsto.

Tieni presente che l’obiettivo di prezzo per la fine del 2025 rappresenta ancora un potenziale di rialzo di circa il 9,4% rispetto al prezzo attuale.

Dopo un leggero taglio di 25 punti base il mese scorso, il presidente della Federal Reserve Jerome Powell e altri membri hanno sottolineato un ritmo più lento di allentamento fiscale per evitare che l’inflazione non sfugga nuovamente al controllo.

La tendenza aggressiva della Fed fa sì che i trader si aspettino solo uno o due ulteriori tagli dei tassi quest’anno, rispetto ai tre o quattro precedenti.

Gli analisti di Goldman, dal canto loro, si aspettano riduzioni di 75 punti base, mentre in precedenza si aspettavano 100 punti base.

Si noti a questo proposito che l’indice ISM dei servizi statunitensi e il rapporto JOLTS sulle offerte di lavoro pubblicato ieri si sono rivelati più solidi del previsto, il che ha ulteriormente alimentato i timori di tagli dei tassi più lenti del previsto.

Gli analisti di GS hanno inoltre evidenziato la moderazione della domanda speculativa dopo la vittoria di Donald Trump alle elezioni americane. L’oro è generalmente considerato un bene rifugio e tende a salire in tempi di incertezza.

Anche gli ETF che replicano l’oro hanno registrato afflussi più deboli del previsto lo scorso mese con l’attenuarsi dell’incertezza del mercato, fornendo un punto di partenza inferiore per i prezzi dell’oro. oro nel 2025, dicono gli analisti.

“Le forze opposte – la domanda speculativa più debole e gli acquisti strutturalmente più elevati delle banche centrali – si sono effettivamente controbilanciate a vicenda, mantenendo i prezzi dell’oro entro limiti negli ultimi mesi”, scrivono gli analisti nella loro nota.

Hanno inoltre affermato che i grandi acquisti da parte della banca centrale continuano a essere il principale motore delle loro previsioni rialziste a lungo termine, con un ulteriore supporto ciclico proveniente da un graduale aumento delle partecipazioni in ETF con l’aumento dei tassi di interesse. stanno diminuendo.

-

PREV Fine della stagione di VALORANT: quando finisce l’episodio 9 dell’atto 3?
NEXT Meta elegge il direttore generale dell’UFC Dana White e altri due membri del consiglio – 06/01/2025 alle 23:59