Le foto del mollusco che abbondano questo martedì 7 gennaio sui social network non hanno nulla a che fare con lo stato fisico del fondatore del Fronte Nazionale in fin di vita, ma si riferiscono a uno schizzo di Pierre Desproges.
“OK, Jean-Marie Le Pen è mortoma… perché tutte queste persone pubblicano foto di cozze o parlare di questo cibo delizioso sul mio feed Bluesky o X?” Domanda che forse vi sarete posti dopo l’annuncio della morte del fondatore del Fronte Nazionale, martedì 7 gennaio, all’età di 96 anni, vedendo passare montagne di molluschi.
La spiegazione può essere trovata in uno sketch che Pierre Desproges eseguì sul palco nel 1984. Il comico menzionò la morte di Georges Brassens in questi termini: “Il giorno in cui morì Brassens, piansi come un bambino. Invece, non so perché, il giorno in cui è morto Tino Rossi, ho preso le cozze due volte. Pazzo !”
Queste foto di cozze sono quindi diventate, per alcuni, un modo sottilmente irriverente di salutare la morte di personalità suscitando nel migliore dei casi una cortese indifferenza, nel peggiore una franca ostilità. E da lì si potrebbe tessere tutto un filo spiegando che attraverso questo omaggio a Desproges, proprio oggi, si gioca qualcosa dell’ordine di una vendetta tra il comico e il fascista.
È infatti in occasione di a Corte dei deliri flagranti su France Inter, ospite di Jean-Marie Le Pen, il 29 settembre 1982, che il pubblico ministero Pierre Desproges teorizzò pubblicamente, nella sua requisitoria, la sua ormai famosa – e purtroppo abusata – “si può ridere di tutto, ma non con tutti”.
È stata per lui l’occasione per esprimere il suo disagio per la presenza sul set, in una prima serata dedicata allo scherzo, di“un attivista di estrema destra” di cui nessuno ha ancora realmente misurato il potere di fastidio. Sfortunatamente, gli eventi successivi si sono svolti come se questo avvertimento non fosse mai stato lanciato.
“Più umanità negli occhi di un cane”
Segno di questo inizio di normalizzazione, il fondatore della FN sarà invitato due anni dopo sul set di Il momento della veritàla trasmissione politica più importante dell’epoca. Durante l’intervista, Le Pen si è distinta lanciandosi in un minuto di silenzio in omaggio alle vittime del comunismo.
Morto Desproges nel 1988, Le Pen sarà sopravvissuto trentasei anni a chi lo osservò“C’è più umanità negli occhi di un cane quando agita la coda che nella coda di Le Pen quando agita gli occhi.” Quindi, se stasera mangerete due volte le cozze a cena, sarà anche per Desproges, e forse un po’ per Charlie Hebdodove pubblicò una raccolta di testi dal titolo ironico Gli stranieri fanno schifo di cui Le Pen avrebbe forse approvato il titolo, ma certamente non il contenuto.