Da questo mercoledì, 8 gennaio 2025, entrerà in vigore il sistema “Stop Fraude” del governo per combattere le frodi nei trasporti pubblici.
Un dispositivo per la raccolta dell’identità delle persone nell’ambito del recupero delle multe dei trasporti pubblici.
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Le 20:00
Sei operatori dei trasporti pubblici, tra cui la SNCF e la RATP, potranno verificare gli indirizzi dei trasgressori sprovvisti di biglietto di trasporto per garantire che la multa inflitta loro arrivi in modo sicuro, in modo da migliorare il tasso di recupero. È “Stop Fraude”, lanciato da questo mercoledì 8 gennaio. Un decreto relativo alla legge “Le Roux-Savary” entrato in vigore il 3 dicembre 2024.
Ecco come funziona questo sistema “convalidato dalla CNIL”: il garante della protezione dei dati personali consentirà alle imprese di trasporto di verificare a fine giornata l’indirizzo fornito dai trasgressori al momento della notifica della multa da parte del responsabile del trattamento. La multa viene poi inviata via posta a casa tua: “Siamo convinti che questo sistema costituirà un ulteriore deterrente per i truffatori, dicendo loro che ora siamo in grado di identificare il loro indirizzo esatto”, assicura in occasione delle 20 del TF1 Thibaud Deletraz, direttore di Keolis, Île-de-France, incaricato della lotta contro la frode.
I termini di questa nuova prerogativa sono stati dettagliati in un decreto pubblicato il 3 dicembre. Si prevede che il sistema, realizzato e gestito dal Poligrafico Nazionale, abbia accesso agli archivi della Direzione Generale delle Finanze Pubbliche (DGFiP), al fine di far emergere il corretto indirizzo fiscale, a condizione che la persona abbia fornito la sua vera identità. Il sistema mira a ridurre il rischio di perdita della multa. Più precisamente, sei società che l’hanno finanziato lo lanceranno questo mercoledì: SNCF, RATP, Keolis, Transdev, RTM (la rete di trasporti pubblici di Marsiglia) e Tisséo (la rete di Tolosa).
Frode al 20%, deplora RTM
Un sistema che promette di scoraggiare i truffatori? “Sì, preferisco camminare se mai dimentico la mia carta”concede un utente della metropolitana a TF1. Un dispositivo che funziona solo se la persona non mente sul proprio nome. L’autorità dei trasporti spera ancora di ridurre l’enorme quantità di denaro perso: “Riusciamo ad avere un utente su cinque che non paga, il 20% è una frode”si rammarica Marc Labouz, direttore della sicurezza RTM nel video oggetto sopra. “Approssimativamente ogni percentuale rappresenta 1 milione di euro di perdite. Quindi, sommando, si ottengono 20 milioni di perdite”, sostiene.
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Nel prossimo futuro gli operatori sperano di dotare i propri controllori di sistemi in grado di verificare gli indirizzi in tempo reale.