Mons. Dominique Rey, vescovo di Tolone-Fréjus (Var), ha annunciato martedì 7 gennaio le sue dimissioni.
L’uomo di Chiesa è stato criticato all’interno dello stesso Vaticano per le sue posizioni molto conservatrici e per la sua gestione della diocesi.
L’annuncio arriva due anni dopo una verifica richiesta dal Vaticano sulla controversa gestione della diocesi di Fréjus-Tolone, nel Var. Mons. Dominique Rey, considerato uno dei vescovi più conservatori di Francia e molto vicino all’estrema destra, ha annunciato martedì 7 gennaio le sue dimissioni su richiesta del Papa. Ricopre questo incarico dal 2000.
“Il nunzio mi ha informato che il Santo Padre mi chiedeva di deporre il mio incarico di vescovo diocesano di Fréjus-Tolone”scrive l’uomo di 72 anni in un comunicato, precisando di non aver avuto “conoscenza di nuovi elementi”un anno dopo la nomina da parte del Vaticano di una sorta di vescovo assistente al suo fianco, mons. François Touvet, che fu responsabile di cambiare i suoi controversi metodi nella diocesi.
«Di fronte a incomprensioni, pressioni e controversie sempre dannose per l’unità della Chiesa, il criterio ultimo di discernimento resta per me quello dell’obbedienza al Successore di Pietro»aggiunge mons. Dominique Rey, al quale restano pochi poteri.
Le ordinazioni erano state sospese per più di un anno e mezzo, tra aprile 2022 e dicembre 2023. Questa decisione eccezionale è stata presa mentre questa diocesi del sud della Francia attraversava una profonda crisi. Era stato messo in discussione in particolare il funzionamento del seminario, favorendo i religiosi tradizionalisti e la messa in latino, andando contro la volontà di papa Francesco. Il Vaticano ha quindi scelto di prendere le distanze da questo promotore di un cattolicesimo rilanciato, che aveva apertamente sostenuto La Manif pour Tous nel 2012 e aveva ospitato Marion Maréchal durante una scuola estiva nel 2015.
Francia
