EVarcando il cancello di ferro della sua casa a Rueil-Malmaison, una sera di fine ottobre 2022, ciò che arriva da Jean-Marie Le Pen è a prima vista l’insensatezza del suo immenso schermo piatto. Seduto sul divano, i suoi levrieri tra i piedi, lui è lì. Al centro del suo soggiorno, immobile, concentrato sulle immagini che non smettono di scorrere. Come se fosse di guardia davanti al suo posto di osservazione. L’ultimo. Il suo mandato di parlamentare europeo è terminato quasi quattro anni fa. Le raccomandazioni mediche e la stanchezza hanno, in questi mesi, avuto la meglio su ogni desiderio di radunare fedeli. Anche per il cinquantesimo anniversario del Fronte divenuto Raggruppamento Nazionale, il gruppo politico da lui fondato. Anche le visite dovrebbero essere inferiori rispetto a prima. Quindi il no…
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