Londra (awp/afp) – Il dollaro ha continuato a scendere martedì, anche se Trump ha smentito le notizie riportate dalla stampa secondo cui intende imporre dazi doganali più limitati di quanto aveva promesso una volta al potere.
Intorno alle 11:30, la valuta americana si è deprezzata dello 0,30% contro l’euro, a 1,0422 dollari, e dello 0,31% contro la sterlina, a 1,2559 dollari.
Basandosi su “tre fonti che hanno familiarità con la questione”, il Washington Post ha suggerito lunedì che il presidente eletto Donald Trump potrebbe “limitare l’aumento dei dazi doganali alle importazioni essenziali”, cosa che inizialmente “ha dissipato i timori di restrizioni commerciali diffuse”, gravando pesantemente sulla situazione. dollaro, ricorda John Plassard, analista di Mirabaud.
Da allora il biglietto verde ha rallentato il suo declino perché il miliardario ha rifiutato questa informazione, assicurando che la sua politica tariffaria non sarebbe stata ridotta.
La scorsa settimana l’euro ha raggiunto i livelli più bassi degli ultimi due anni rispetto al dollaro.
Altro fattore a sostegno della moneta europea, l’inflazione nella zona euro ha accelerato in dicembre, al 2,4% su un anno, rispetto al 2,2% di novembre, in linea con le aspettative degli analisti, secondo i dati pubblicati martedì.
“La persistenza dell’inflazione dei servizi nell’area dell’euro significa che la Banca Centrale Europea (BCE) continuerà probabilmente a ridurre lentamente i tassi di interesse, anche se le prospettive economiche rimangono negative”, conclude Jack Allen-Reynolds, analista di Capital Economics.
Una serie di dati sull’occupazione americana scandiranno la settimana, così come il resoconto dell’ultima riunione monetaria della Fed di dicembre, mercoledì.
Da parte sua, la moneta canadese si è apprezzata dello 0,19% rispetto al biglietto verde, a 1,4304 dollari canadesi per dollaro, in seguito alle dimissioni del primo ministro Justin Trudeau lunedì, dopo settimane di crisi politica nel paese. , recentemente aggravato dalle minacce economiche di Donald Trump.
Al suo minimo nei sondaggi, Justin Trudeau era sotto pressione da parte dell’opposizione ma anche di molte figure del suo Partito Liberale (di centrosinistra).
Sembra che il mercato consideri il Partito conservatore del paese “come più capace di risolvere i problemi del Canada, come il basso PIL pro capite e l’aumento dell’immigrazione”, ipotizza Michael Pfister di Commerzbank.
L’analista resta tuttavia “scettico sulla capacità del dollaro canadese di mantenere la sua forza”, in un contesto di “accresciute incertezze” prima delle elezioni legislative previste al più tardi per ottobre.
Cours de mardi Cours de lundi 10H30 GMT 22H00 GMT EUR/USD 1,0422 1,0390 EUR/JPY 164,37 163,77 EUR/CHF 0,9431 0,9399 EUR/GBP 0,8298 0,8299 USD/JPY 157,71 157,62 USD/CHF 0,9049 0,9046 GBP/USD 1,2559 1,2520
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