Questo rimarrà senza dubbio uno dei thriller di questa stagione regolare. Sotto di 17 punti a otto minuti dalla fine, i Kings sono riusciti nell’impresa di rimontare gli Heat prima di vincere lunedì dopo due tempi supplementari (123-118). In un Golden 1 Center in fermento, Sacramento firma la quinta vittoria consecutiva e conferma il suo cambiamento, almeno nelle menti, agli ordini di Doug Christie.
I Kings potranno dire un grande grazie a DeMar DeRozan. Limitato a dieci punti dopo tre quarti, “Deebo” usciva spesso dalla sua area al termine di una partita ravvicinata.
Ci è voluto niente di meno per avviare la rimonta della sua squadra nel quarto quarto, mentre Miami pensava di fare la differenza nel secondo periodo. Vincitori del terzo quarto 31-18 e in vantaggio con un comodo vantaggio (78-95) grazie a Tyler Herro o Jaime Jaquez Jr. in modalità coltellino svizzero, gli Heat hanno poi perso il filo della difesa. DeMar DeRozan ha iniziato le ostilità con i suoi 11 punti nel quarto quarto.
La recluta estiva dei Kings ha infuso il suo carattere deciso, ben coadiuvato da Keon Ellis, fattore X in assenza di De’Aaron Fox, o da Kegan Murray, autore di due pezzi grossi negli ultimi tre minuti dei tempi regolamentari. Poi Domantas Sabonis, autore di una tripla doppia XXL, ha mandato la partita ai supplementari con due tiri liberi (102-102). Ma gli Heat non si sono divisi, riguadagnando un vantaggio di due possesso palla, prima di avere l’opportunità di condurre di tre punti a tre secondi dalla fine.
Ma Jaquez sbaglia entrambi i tiri liberi, aprendo la strada a Sacramento. Keon Ellis ne ha approfittato solo a metà lasciando un tiro sulla strada. 112 ovunque, e il secondo tempo supplementare per i Kings consecutivi dopo la sconfitta contro Golden State.
Anche a 35 anni, DeMar DeRozan gode ancora di buona salute. “DMDR” è stato il più incisivo possibile, segnando gli ultimi nove punti di Sacramento con tiri di cui ha il segreto, nonostante la difesa di fronte a lui. Questa volta gli Heat non hanno avuto risposta, segnando solo un punto negli ultimi 157 secondi di gioco.
COSA RICORDARE
– DeMar DeRozan ancora solido nella frizione. L’assenza di De’Aaron Fox ha permesso a DeMar DeRozan di avere le chiavi del camion da solo alla fine della partita. È stato per questo tipo di situazioni che i Kings lo hanno scelto, e l’esterno ha giustificato il perché con i suoi 30 punti, di cui 20 nel quarto quarto e ai supplementari. Il secondo, nonostante 47 minuti nelle gambe, è un modello di controllo offensivo e compostezza.
– I Kings sono cambiati molto. Potremmo parlare di effetto Doug Christie. Questo quinto successo consecutivo è già un’ottima prova contabile dell’impatto che l’ex giocatore ha nel suo gruppo. Quest’ultimo soprattutto ha mostrato risorse mentali che non sospettavamo nel primo terzo di stagione. Gli atteggiamenti la dicevano lunga sul piacere e sulla fiducia riscontrati a Sacramento. Agli Heat, invece, possiamo guardare cupi con la terza sconfitta consecutiva proprio nel cuore dello psicodramma di Jimmy Butler.
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Come leggere le statistiche? Min = Minuti; Tiri = Tiri riusciti / Tiri tentati; 3 punti = 3 punti / 3 punti tentati; LF = tiri liberi effettuati/tiri liberi tentati; O = rimbalzo offensivo; D=rimbalzo difensivo; T = Rimbalzi totali; Pd = assist; Fte: Falli personali; Int = Intercetta; Bp = Palle perse; Ct: Contro; +/- = Differenza di punti quando il giocatore è in campo; Pti = Punti; Eval: valutazione del giocatore calcolata da azioni positive – azioni negative.