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La nuova era del Milan sotto Sergio Conceicao lo ha visto incoronato “Super Campione” d’Italia. In soli otto giorni, il nuovo allenatore è riuscito a rinvigorire una squadra alla deriva, ponendo fine a tre anni di dominio dell’Inter in questo torneo, con un’altra rimonta (2-3) in Arabia Saudita, coronata dallo splendido gol di Tammy Abraham al 93′, assicurando la vittoria. contro il loro eterno rivale nella lotta per il titolo.
Lunedì il Milan ha sentito ancora una volta la grandezza del calcio italiano, una sensazione che non provava da quando ha vinto lo scudetto nel 2022. E lo ha fatto con stile. Hanno superato la Juventus in semifinale e ribaltato due gol di svantaggio contro i re del calcio italiano nel gran finale, un sostanziale ‘Derbi della Madonnina’ che ha significato tutto per i protagonisti. La squadra ha mostrato uno spirito combattivo che sembrava perduto, impantanata in una delle crisi più grandi degli ultimi anni. Ora sembra che il Milan abbia ritrovato la strada.
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Tutto questo è stato possibile in una partita in cui l’Inter si è presentata largamente favorita. Ma è stato il Milan a creare la sorpresa. L’arrivo di Sergio Conceicao ha portato un cambiamento significativo nello spogliatoio, e questo Milan, nonostante un gioco meno appariscente, gareggia agguerritamente.
La partita è stata segnata da alcuni momenti piuttosto insoliti negli ultimi mesi. A aprire le marcature per l’Inter è Lautaro Martínez, un po’ assente nelle ultime partite e che stava attraversando uno dei momenti più difficili della sua carriera, come ha confermato prima della partita.
Ciò è accaduto poco prima dell’intervallo, aiutato da un raro errore di preparazione di Alex Jiménez, che era stato solido nel suo ruolo da titolare. Il contropiede avviato dall’Inter è stato un modello da seguire. Dimarco trova Taremi al limite dell’area, e l’iraniano gioca con Lautaro, che regala un momento magico. Entrò in area e finì di sinistro nell’angolo inferiore, lasciando Maignan senza scampo.
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L’Inter ha colpito per prima in un momento chiave. E il secondo gol è arrivato in un altro momento critico del calcio. Nella ripresa, al 47′, Taremi raddoppia, sfruttando un passaggio brillante di De Vrij dalla linea difensiva.
Sembrava che il Milan fosse stato messo in ginocchio. Rimontare un deficit di due gol è stato un compito arduo. Ma una punizione dal limite dell’area ribalta la situazione. Theo Hernández centra alla perfezione, colpendo il palo di Sommer e riducendo il punteggio al 52′.
Da quel momento in poi la partita si è aperta. Reijnders sfiora il pareggio dopo un delizioso intervento di Leao, che consegna la palla all’olandese. Bastoni para di poco un certo gol, liberando sulla linea.
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Il Milan risponde con un tiro di Carlos Augusto che colpisce il palo. È stato un continuo avanti e indietro finché il Milan non ha finalmente trovato il pareggio. Leao ha trovato di nuovo spazio per Theo: la partnership mortale ha colpito ancora. Theo ha servito un cross preciso e Pulisic ha fatto la differenza in area.
A soli 10 minuti dalla fine si profilano i rigori all’orizzonte, ma un’ultima spinta del Milan ribalta la situazione. Gli sfavoriti hanno segnato il terzo gol nella finale e alla fine hanno conquistato il titolo. Abraham è emerso come un eroe per una squadra che ha ritrovato il sorriso. Supercampioni d’Italia con due incredibili rimonte. Ancora una vittoria contro l’Inter, la seconda della stagione. Conceicao si è guadagnato un immenso rispetto in soli otto giorni alla guida della squadra.
Dettagli della partita:
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- 2 – Inter: Sommer; Bisseck, De Vrij (Darmian, m.84), Bastoni; Dumfries, Barella (Frattesi, m.84), Calhanoglu (Asllani, m.35), Mkhitaryan (Zielinski, m.65), Dimarco (Carlos Augusto, m.66); Taremi and Lautaro Martínez.
- 3 – Milano: Maignan; Emerson Royal (Calabria, m.87), Tomori, Thiaw, Theo Hernández; Musah (Abraham, d.77), Fofana; Pulisic, Reijnders (Loftus-Cheek, m. 77), Álex Jiménez (Rafael Leao; Morata).