Stato di emergenza in alcuni stati, ghiaccio, neve e venti… Oltre 60 milioni di persone colpite dalla tempesta invernale negli Stati Uniti

Stato di emergenza in alcuni stati, ghiaccio, neve e venti… Oltre 60 milioni di persone colpite dalla tempesta invernale negli Stati Uniti
Stato di emergenza in alcuni stati, ghiaccio, neve e venti… Oltre 60 milioni di persone colpite dalla tempesta invernale negli Stati Uniti
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La certificazione, questo lunedì 6 gennaio, da parte del Congresso della vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali, è messa alla prova da una grande tempesta invernale. Più di 60 milioni di persone si trovano sul suo percorso, che spazza gli Stati Uniti dal centro all’est con aria artica fino a lunedì 6 gennaio. Questi fenomeni meteorologici estremi sono accentuati dal riscaldamento globale causato dall’uomo.

Il National Weather Service (NWS) ha avvertito del rischio di ghiaccio, neve e forti venti su una fascia di territorio larga 2.400 chilometri dal Kansas occidentale agli stati costieri del Maryland, Delaware e Virginia. In Virginia, Missouri e Kentucky è stato dichiarato lo stato di emergenza. Sui social media, i governatori di questi Stati hanno invitato i residenti a restare a casa.

Un’allerta che colpisce 46 aeroporti del Paese

E “a causa del rapido accumulo di ghiaccio”La prima grande tempesta del 2025 ha già causato la chiusura temporanea, sabato 4 gennaio, dell’aeroporto internazionale di Kansas City, voli poi ripresi dopo le operazioni di disgelo delle piste, ha detto il sindaco della città Quinton Lucas. American Airlines ha emesso un avviso ai propri clienti per 46 aeroporti in tutto il Paese colpiti dalla tempesta.

Alcune località degli stati di New York e Pennsylvania, nella parte orientale del paese, si aspettano di dover affrontare forti nevicate provenienti dai Grandi Laghi. Inoltre, l’agenzia aveva avvertito che il viaggio sarebbe stato “estremamente pericoloso, con strade impraticabili e un alto rischio che gli automobilisti rimangano bloccati”.

Per quanto riguarda la certificazione, questo lunedì 6 gennaio, da parte del Congresso, della vittoria di Donald Trump, il presidente repubblicano della Camera dei Rappresentanti, Mike Johnson, ha invitato i funzionari eletti il ​​giorno prima a non “lasciare la città”. In alcune località si prevede che le temperature scendano fino a -18°C, con forti raffiche di vento che peggioreranno la situazione. Particolarmente a rischio è il massiccio degli Appalachi, già colpito da un uragano catastrofico alla fine di settembre. Sono previsti forti temporali anche nella bassa valle del Mississippi.

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