L’inflazione dei supermercati è leggermente scesa a dicembre, segnando una pausa dopo diversi mesi di aumenti. Ma questo miglioramento è sufficiente a dare sollievo ai consumatori?
Come ogni mese facciamo il punto sull’inflazione nei supermercati utilizzando il paniere info-Testachats di RTL. In 7 catene di supermercati viene analizzato il prezzo di oltre 3000 prodotti di base.
L’inflazione nei supermercati è leggermente scesa nel dicembre 2024. Una pausa dopo diversi mesi consecutivi di aumento.
Julie Frère, portavoce di Testachats, si compiace di questa riduzione: “Buone notizie: nell’ultimo mese del 2024 l’inflazione è leggermente scesa, dal 3,23% di novembre al 2,81%. Questo calo mette fine a cinque mesi consecutivi di aumento dell’inflazione: una buona notizia.“
Tuttavia, i prezzi rimangono ben al di sopra di quelli di gennaio 2022.
I prodotti più colpiti dall’aumento
Nonostante questo calo, alcuni prodotti continuano a mostrare forti aumenti su un anno. In cima alla classifica:
- Cioccolato fondente: +33%
- Olio d’oliva: +24%
- Succo d’arancia: +21 %
Questi aumenti colpiscono i prodotti comuni, incidendo direttamente sui bilanci delle famiglie.
Qualche calo di prezzo
Tuttavia, alcune voci hanno registrato diminuzioni significative nell’ultimo anno:
- Cavolfiore: -14%
- Iceberg di insalata: -13 %
- Freschezza del film: -9%
Tali riduzioni restano tuttavia isolate in un contesto generale ancora teso.
Un paniere ancora molto più caro che nel 2022
Se l’inflazione rallenta, il costo del paniere rimane elevato. Rispetto a gennaio 2022 i prezzi sono aumentati del 27%. Alcuni esempi notevoli:
- Il ketchup ora costa l’84% in più.
- La senape costa il 71% in più.
- L’olio d’oliva mostra un aumento del 63%.
- Le cipolle sono aumentate del 59%.
Cosa aspettarsi per il 2025?
L’Ufficio di Pianificazione prevede un graduale calo dell’inflazione generale al di sotto del 2% nella seconda metà del 2025, in particolare grazie alla stabilizzazione dei costi dell’energia e delle materie prime. Tuttavia, Julie Frère resta cauta: “I prezzi dei prodotti alimentari rimangono imprevedibili, soggetti a effetti a cascata, prevedibili o meno, come l’indicizzazione dei salari, o meno, come i costi di trasporto o energetici.“
Anche l’impatto degli accordi commerciali, come quelli legati al Mercosur, potrebbe avere un ruolo nel 2025, in particolare aumentando l’importazione di prodotti a basso costo, talvolta a scapito dei produttori locali.
Per i consumatori esistono margini di risparmio. Secondo Testachats, “un nucleo familiare composto da due persone può risparmiare più di 500 euro all’anno” modificando le tue abitudini di acquisto.
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