Leïla Slimani racconta il giorno in cui la sua vita è cambiata

Leïla Slimani racconta il giorno in cui la sua vita è cambiata
Leïla Slimani racconta il giorno in cui la sua vita è cambiata
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Lo scrittore, autore di diverse opere di successo tra cui Dolce canzone che ha vinto il Prix Goncourt nel 2016, racconta come gli attentati suicidi negli Stati Uniti gli hanno cambiato la vita.

“Il giorno dell’11 settembre 2001 ho capito che la mia vita stava cambiando. L’ho capito nelle ore e nei giorni che seguirono Non ero più nordafricano, non più arabo, ma ero diventato musulmano“, confida Leïla Slimani.

Lo scrittore ricorda che, parallelamente agli attentati suicidi che segnarono gli Stati Uniti e il mondo, l’islamismo “cominciava a crescere in Marocco” e che “avrebbe distrutto la vita di molte persone, l’avrebbe macchiata di sangue e anche con vergogna”.

È diventato difficile essere orgogliosi di provenire da questa civiltà arabo-musulmana il che è altrettanto magnifico”, ammette Leïla Slimani. Questo drammatico evento fu per lei un momento di “terribile cambiamento e perdita di molte illusioni”.

“Il prodotto di diverse storie successive”

Spesso ho dovuto giustificarmi da una parte o dall’altra. Mi è anche dispiaciuto molto vedere nel mio Paese e nella regione da cui provengo questa idra islamista acquisire sempre più forza”, continua l’autore di bestseller. “Noi progressisti abbiamo trovato sempre più difficile esprimerci, difendere il nostro punto di vista, ma anche nel mondo occidentale subire sempre più razzismo, più rifiuto, più incomprensioni. Ha causato molto dolore” confessa.

Leïla Slimani si dice orgogliosa di essere “il prodotto di diverse storie successive”. “Provenendo da due mondi di religioni diverse, sono stato quasi costretto, obbligato a trovare il mio posto. Senza la Seconda Guerra Mondiale, senza la colonizzazione, senza le rivolte e le rivolte degli anni ’70 in Marocco, non sarei qui“.

“Le storie di incidenti hanno significato questo mia nonna alsaziana ha conosciuto mio nonno soldatochi era al fronte; che mio padre comunista, che poi si è lasciato coinvolgere nel sistema, è finito in prigione», ha confidato anche Leïla Slimani.

Infine, aggiunge: “Non è un problema provenire da due posti, anzi, è molto arricchente, ma a volte richiede pensare contro se stessi, lavorare e scavare”. Il suo prossimo libro, Toglierò il fuocosarà rilasciato da Gallimard il 23 gennaio.

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