Nonostante la distruzione dell’aereo, la BEA è riuscita a ricostruire il volo utilizzando video ripresi a bordo dell’aereo e a terra. ©BEA
L’incidente è avvenuto a fine dicembre 2022. Ha coinvolto un monomotore TB21 con quattro persone a bordo. Il pilota si è presentato troppo alto e troppo veloce nel finale. L’aereo rimbalzò tre volte sulla pista prima che il pilota tentasse una riattaccata.
Tra i rapporti pubblicati dalla BEA a fine novembre 2024, uno tratta dell’incidente di un TB21 avvenuto a Barcelonette nel 2022.
Il proprietario di un Socata TB21 è decollato il 28 dicembre 2022 alle ore 10:20 da Cannes con 3 passeggeri con un volo a costi ripartiti. Il tempo all’arrivo a Barcelonette è buono, con visibilità di oltre 10 km, cielo sereno, vento di 5 kt e temperatura di 0°.
L’aereo supera il Col d’Allos quindi entra nel lungo finale sulla pista 27. L’aereo atterra 220 m dopo la soglia della pista e rimbalza più volte. Il pilota ha effettuato una riattaccata ma ha perso il controllo dell’aereo che ha urtato un cumulo di neve alla fine della pista ed è finito in un bosco. L’aereo è stato distrutto dall’incendio scoppiato. Il passeggero anteriore è morto in seguito alle ferite riportate e gli altri 3 occupanti dell’aereo sono rimasti gravemente feriti.
Sebbene i rottami fossero in gran parte distrutti, i video ripresi dai passeggeri e da un testimone a terra hanno fornito informazioni preziose agli investigatori del BEA (Ufficio di investigazione e analisi) che hanno appena reso pubbliche le loro scoperte. rapporto.
Invece di una pendenza di avvicinamento del 5%, gli investigatori hanno dedotto dai video che la pendenza di avvicinamento del TB21 era in realtà del 16%, 1.100 piedi sopra il piano standard. Durante l’avvicinamento, la velocità indicata era di circa 110 nodi, ovvero 35 nodi superiore alla velocità di avvicinamento consigliata. Oltrepassata la soglia della pista, l’aereo aveva ancora una velocità indicata di 85 nodi.
Nelle sue conclusioni, la BEA evidenzia fattori che contribuiscono come una pendenza di avvicinamento troppo ripida, associata ad una velocità di avvicinamento eccessiva nel contesto di un avvicinamento non stabilizzato.
Lo ricorda infine la BEA “la maggior parte degli incidenti con gravi conseguenze fisiche verificatisi durante l’atterraggio è avvenuta durante un atterraggio interrotto” in particolare quando l’interruzione viene effettuata con un controllo insufficiente dell’aeromobile. “Gli incidenti che si verificano durante l’atterraggio, invece, anche se spesso provocano danni materiali, raramente portano a lesioni gravi o alla morte sugli aerei leggeri. »
La BEA sottolinea infine la necessità di ricordare, durante la formazione o il mantenimento delle competenze “i diversi fenomeni della meccanica del volo che si verificano durante un atterraggio interrotto. È inoltre fondamentale considerare tutti i criteri di cui tenere conto al momento di decidere se è preferibile interrompere l’atterraggio o continuare lo sbarco. »
Per leggere il rapporto d’indagine della BEA.