Come è finito in detenzione Ben Yedder? La risposta può essere trovata qualche ora prima nel racconto di una sordida notte. Dopo mezzanotte, una giovane donna di 23 anni si è appena rifugiata in una stazione di servizio della Costa Azzurra. Poi denuncia un uomo alcolizzato che avrebbe tentato di abusare di lei. A inizio serata, Ben Yedder è parcheggiato in un parcheggio, fatto il pieno di whisky e coca cola quando incrocia un gruppo di giovani con cui sta chiacchierando. La giovane donna e un uomo finiscono per salire sul suo veicolo, sicuramente rassicurati dall’uomo che hanno riconosciuto. Tutto cambia quando il giovane scende dall’auto.
Bere mi ha aiutato a smettere di pensare. Quando bevo, non sono io
Gli avvocati del giocatore hanno sempre contestato la qualificazione giuridica di violenza sessuale durante il processo che si è svolto lo scorso ottobre. Ben Yedder ha confessato le infrazioni stradali ma si è rifugiato dietro l’alcol mentre si scusava con la vittima. “Bere mi ha aiutato a smettere di pensare. Quando bevo, non sono io. Adesso mi prendo cura di me stessa. Ci provo. Ho parlato con tanti pazienti e ho capito che non era il rimedio migliore perché facevo male a me stesso e agli altri”.balbetta.
Né questo mea culpa, né le due settimane trascorse in disintossicazione con sostegno psicologico e psichiatrico gli impediscono di ricevere questa sentenza pronunciata il 15 ottobre dal tribunale penale di Nizza, più sensibile alla tesi del pubblico ministero su chi fosse Ben Yedder “ritenuto che la vittima fosse un pezzo di carne” : pena detentiva a due anni con sospensione della pena con iscrizione nello schedario degli autori di reati sessuali, obbligo di cure e risarcimento per la vittima.
E l’attaccante potrebbe rivisitare a modo suo la teoria del ketchup dei famosi cannonieri, visto che questa convinzione non potrebbe essere l’ultima, visto che Ben Yedder fa rima con affari. Dall’estate 2023 la WBY è sotto il controllo giudiziario. Il motivo? Queste le due denunce di cui è oggetto insieme al fratello per stupro e violenza sessuale in un caso ancora in corso, lui che ha pagato 900mila euro di cauzione. Altro caso: quello che lo contrappone alla sua ex agente Meïssa N’Diaye che accusa di aver falsificato i contratti di rappresentanza e di essersi fatta sequestrare 4 milioni in via cautelare. Anche le persone a lui più vicine sono esplose.
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Inizialmente, anche Ben Yedder sarebbe dovuto comparire il 27 dicembre per violenza psicologica con conseguente inabilità totale al lavoro per più di otto giorni nei confronti della sua ex moglie che era stata posta sotto protezione dopo la sua denuncia dello scorso febbraio in cui aveva descritto “un uomo malato”. Ma il dossier è stato rinviato al 21 maggio 2025. Il tutto mentre la rivista L’Équipe rivelava un altro scandalo: la WBY avrebbe pagato 1,6 milioni di euro a un’ex giocatrice del Monaco affinché non sporgesse denuncia per stupro all’inizio del 2023.
Tante vicende che ormai costituiscono la vita quotidiana di un attaccante formidabile, che il 19 maggio contro il Nantes ha disputato la sua 201esima e ultima partita con il Monaco, scuotendo la rete per la 118esima volta, consolidando il titolo di secondo miglior marcatore della storia del club. Il che, al termine di una nuova stagione da 20 gol, avrebbe potuto permettergli sia di trovare un club sia, potenzialmente, di essere a Parigi il 6 settembre. Per scacciare la rabbia fredda di Mike Maignan più che le domande del Cap d’ Tutti i gendarmi.
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